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Padiglioni della 60° Biennale Arte di VeneziaTutti i Padiglioni della Biennale d'Arte di Venezia: gli artisti di ogni padiglione, le opere, gli orari, i periodi, gli eventi, il costo dei biglietti e le sedi espositive. |
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Notizie sulla 60° Biennale Arte di Venezia– Leone d’Oro alla carriera per Anna Maria Maiolino, artista brasiliana (italiana di nascita), e a Nil Yalter, artista turca (residente a Parigi).– I premi della 59° Biennale: Vincitore del Leone d'Oro è . – Due menzioni speciali sono state attribuite a . – Leone d’Oro per il miglior partecipante a . – Leone d’Argento per il miglior partecipante a . Vai alla pagina dei Premi della Biennale di Venezia per leggere le motivazioni Vai alla pagina della 60° Biennale d'Arte di Venezia Vai alla pagina degli Artisti della 60° Biennale d'Arte di Venezia ![]() Padiglioni della 60° Biennale D'Arte di Venezia– Padiglione Albania Love as a Glass of Water Sede espositiva della Biennale Arte dei GiardiniLa sede dei Giardini rappresenta il nucleo della Mostra della Biennale fin dalla prima edizione che si tenne nel 1985. I Giardini della Biennale sono parte dei Giardini Napoleonici - l'altra parte è destinata a verde pubblico - realizzati tra il 1807 e il 1812 su progetto dell'architetto neoclassico Giannantonio Selva (1751 – 1819) demolendo le chiese di San Domenico e di Sant'Antonio.La prima costruzione del Padiglione Centrale fu seguita dai Padiglioni Nazionali costruiti a partire dal 1907 i quai furono firmati da artisti e architetti riconosciuti nel panorama internazionale. All'interno dei Giardini, a parte i numerosi padiglioni nazionali, si trovano anche monumenti dedicati a personalità della cultura e della politica dell'Otto e Novecento italiano. Spazi espositivi dei Giardini della Biennale- Padiglione Italia- 29 Padigioni Nazionali - Padiglione Stirling o del Libro - Biblioteca della Biennale con oltre 150 mila volumi I Padiglioni nazionali furono tutti costruiti su iniziativa delle singole nazioni esponenti alla Biennale secondo il seguente ordine: 1907: Belgio (Léon Sneyers) 1909: Ungheria (Géza Rintel Maróti), restaurato da Benkhard Agosto nel 1958 1909: Germania (Daniele Donghi), demolito e riedificato nel 1938 (Ernst Haiger) 1909: Gran Bretagna (Edwin Alfred Rickards) 1912: Francia (Umberto Bellotto) 1912: Olanda (Gustav Ferdinand Boberg), demolito e riedificato nel 1953 (Gerrit Thomas Rietveld) 1914: Russia (Aleksej V. Scusev) 1922: Spagna (Javier De Luque) con facciata rinnovata nel 1952 da Joaquin Vaquero Palacios 1926: Repubblica Ceca e Repubblica Slovacca (Otakar Novotny) 1930: Stati Uniti d'America (Chester Holmes Aldrich e William Adams Delano) 1932: Danimarca (Carl Brummer) ampliato nel 1958 da Peter Koch 1932: Padiglione Venezia (Brenno Del Giudice), ampliato nel 1938 1934: Austria (Josef Hoffmann) 1934: Grecia (M. Papandréou - B. Del Giudice) 1952: Israele (Zeev Rechter) 1952: Svizzera (Bruno Giacometti) 1954: Venezuela (Carlo Scarpa) 1956: Giappone (Takamasa Yoshizaka) 1956: Finlandia (Padiglione Alvar Aalto) 1958: Canada (Gruppo BBPR, Gian Luigi Banfi, Ludovico Barbiano di Belgiojoso, Enrico Peressutti, Ernesto Nathan Rogers) 1960: Ex-magazzino della Biennale conferito all'Uruguay 1962: Paesi Nordici: Svezia, Norvegia, Finlandia (Sverre Fehn) 1964: Brasile (Amerigo Marchesin) 1987: Australia (Philip Cox), riedificato nel 2015 (J.Denton, B.Corker, B.Marshall) 1995: Corea (Seok Chul Kim e Franco Mancuso) Servizi dello spazio espositivo dei Giardini della Biennale- Bar- Ristorante - Bookshop - Infopoint - Servizio guardaroba gratuito - Noleggio gratuito passeggino - Fasciatoio - Sono ammessi animali al guinzaglio di piccola taglia nell'area verde dei Giardini Come raggiungere i Giardini della Biennale di VeneziaDa Piazzale Roma e dalla Ferrovia i Giardini della Biennale sud si raggiungono in vaporetto con le linee 4.1, 5.1, 6 (la più rapida), 1 con fermata Giardini.Da Rialto si arriva in vaporetto con le linee 1 con fermata Giardini oppure 2 fino a San Marco e poi cambio linee da San Marco (vedi sotto). Da Piazza San Marco si arriva in vaporetto con le linee 4.1, 5.1, 1 con fermata Giardini oppure a piedi lungo Riva degli Schiavoni in 15 minuti oppure con linea . Sede espositiva della Biennale Arte dell'ArsenaleL'Arsenale, in seguito a un progetto di recupero importante, iniziò a ospitare la Biennale d'Arte dal 1980; negli anni inoltre lo spazio dell'Arsenale si è ingrandito aggiungendo sempre maggiori spazi: il Teatro alle Tese e il Teatro Piccolo Arsenale (2000), il Giardino delle Vergini (2009), le Sale d'Armi (2015).Spazi espositivi dell'Arsenale per la Biennale d'Arte- Padiglione Italia- Padigioni Nazionali - Corderie - Teatro alle Tese - Teatro Piccolo Arsenale - Giardino delle Vergini - Sale d'Armi - Artiglierie - Ponte dei Pensieri - Isolotto - Gaggiandre - Fonderie e Comparto Bombarde Servizi dello spazio espositivo dell'Arsenale- Bar- Ristorante - Bookshop - Infopoint - Servizio guardaroba gratuito - Noleggio gratuito passeggino - Fasciatoio - Spazio allattamento e pappa - Spazio famiglie - Non è consentito l’accesso con animali Come raggiungere l'Arsenale di VeneziaDa Piazzale Roma e dalla Ferrovia l'Arsenale sud si raggiunge in vaporetto con le linee 4.1, 1 e fermata Arsenale o a piedi da Riva degli Schiavoni e dai Giardini (linea 6) in pochi minuti a piedi.Da Rialto si arriva in vaporetto con le linee 1 con fermata Arsenale oppure 2 fino a San Marco e poi cambio linee da San Marco (vedi sotto). Da Piazza San Marco si arriva in vaporetto con le linee 4.1, 1 con fermata Arsenale oppure a piedi lungo Riva degli Schiavoni in 15 minuti oppure con linea. Storia della Biennale d'ArteNel 1890 Riccardo Selvatico (1849 – 1901), commediografo e poeta italiano, allora appena eletto sindaco di Venezia (1890 – 1895), in sinergia con altri esponenti culturali come il politico Antonio Fradeletto, il pittore Mario de Maria (1852 – 1924), iniziò a definire il progetto di una mostra d'arte contemporanea a cadenza biennale che potesse conferire a Venezia una centralità nel mondo e nel mercato dell'arte mondiale.Con il sindaco precedente Lorenzo Tiepolo, grazie all'attivismo del Fradelettto e dell'assessore alla pubblica istruzione Giovanni Bordiga, futuro fondatore dello IUAV (1926) e primo presidente della Biennale d'Arte a non essere sindaco della città (1849 – 1901), fu organizzata la prima Esposizione nazionale di pittura e scultura nel 1887; questo evento fu il detonante per la creazione della futura Biennale d'Arte di Venezia. Il Consiglio Comunale, presieduto dal Selvatico, deliberò nel 1893 l'istituzione dellEsposizione Biennale Artistica Nazionale da inaugurare il 22 aprile 1894. Ma mancando la sede espositiva si decise per i Giardini Napoleonici dove fu eretto il Palazzo dell'Esposizione su progetto dell'architetto Enrico Trevisanato, e intervento in facciata neoclassica del pittore veneziano Marius De Maria. Il Palazzo fu prima chiamato "Pro Arte", poi Palazzo Italia. Le porte della I Esposizione Internazionale d'Arte della città di Venezia, alla presenza dei sovrani Umberto I e Margherita di Savoia, aprirono finalmente il 30 aprile 1895 a un pubblico che subito si dimostrò vorace d'arte tanto che la prima edizione arrivò a segnare il numero incredibile di 224 mila visitatori. Durante le prime edizioni, e poi in parte fino agli anni Novanta del XX secolo, i partecipanti stranieri furono ospitati a Palazzo Italia. I primi a costruire il proprio padiglione furono i belgi con l'architetto Léon Sneyers nel 1907. Seguirono l'Ungheria (1909), la Germania (1909), la Gran Bretagna (1909), la Francia (1912), la Russia (1914) prima della pausa forzata durante la Prima Guerra Mondiale che fece saltare le due edizioni del '16 e '18. Prima però il Fradeletto ebbe il tempo di far togliere un Picasso dal Padiglione Italia (1914), Salone Spagnolo, per evitare - secondo lui - di turbare il pubblico. Orari: Giardini dalle 10.00 alle 18.00. Arsenale dalle 10.00 alle 18.00 (dalle 10.00 alle 20.00 il venerdì e il sabato fino al 30 settembre). Chiuso il lunedì (escluso 13 maggio, 2 settembre, 18 novembre). Biglietti: si invita a visitare il sito ufficiale. In rete € 21,50 fino al 31 marzo 2024. Telefono: +39.041.5218711; fax +39.041.2728329 E-mail: [email protected] Sito web: Biennale di Venezia |
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