Padiglione Venezuelano, Venezuela della 60° Biennale d'Arte - Padiglione Venezuela, Giardini della Biennale, Castello - Venezia
Mostra in corso dal 20 aprile al 24 novembre 2024
La 60° Biennale Arte aprirà al pubblico il 20 aprile. Ma il 17, 18 e 19 ci saranno le varie vernici ed eventi collaterali che sempre animano
improvvisamente la vita artistica veneziana. La cerimonia di premiazione avverrà il giorno dell'apertura al pubblico.
Il titolo dell'edizione 60 della Biennale d'Arte è Stranieri Ovunque - Foreigners Everywhere.
La Mostra si articolerà tra il Padiglione Centrale ai Giardini e l'Arsenale, includendo 213 artiste e artisti provenienti da 88 nazioni. Sono 26 le artiste e gli artisti italiani, 180 le prime partecipazioni nella Mostra Internazionale, 1433 le opere e gli oggetti esposti, 80 nuove produzioni.
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Padiglione Venezuelano alla 60° Biennale D'Arte di Venezia
Titolo della mostra al Padiglione Venezuelano è Esperienza partecipativa. Juvenal Ravelo.
Artisti: Juvenal Ravelo.
Curatori: Dr. Edgar Ernesto González.
Commissario: Reinaldo Landaeta.
Sede: Venezuelan Pavilion, Giardini - Venezia
Comunicato Stampa del Padiglione Venezuelano alla 60° Biennale di Venezia
La 60. Esposizione Internazionale d’Arte – La Biennale di Venezia vedrà la
partecipazione dell'artista venezuelano Juvenal Ravelo, Maestro dell'arte cinetica,
partecipativa e sociale. Tra il 20 aprile e il 24 novembre 2024, il pubblico internazionale che
assiste all'importante e rinomata esposizione d'arte potrà ammirare nel Padiglione venezuelano
una serie di installazioni concepite e progettate ad hoc. Intitolato Esperienza partecipativa. Juvenal
Ravelo, il progetto nazionale è stato organizzato dal Ministero del Potere Popolare per la
Cultura, curato dal Dr. Edgar Ernesto González e commissionato da Reinaldo Landaeta.
Arte e società
In ognuna delle opere si integrano la frammentazione della luce e l'arte partecipativa.
Attraverso quest’ultima l’artista propone azioni di attivazione dello spazio urbano attraverso la
collaborazione della comunità nella costruzione dell'opera d'arte, un concetto che Ravelo introdusse nel 1975 nella sua città natale Caripito (stato Monagas, Venezuela) e che è diventato
un riferimento per una pratica estetica di grande impatto socio-culturale. È così che un murale
invita i visitatori de La Biennale Arte 2024 a creare collettivamente un'opera d'arte in corso,
utilizzando i colori che contraddistinguono gli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile.
“Ravelo, con oltre 70 anni di esperienza nel mondo dell'arte, è un difensore accanito e convinto della componente
culturale dell'arte nella società. Questo artista promuove un lavoro creativo che dinamizza lo spazio della città
partendo dalla collaborazione della comunità che si unisce alla costruzione di un'opera d'arte” dichiara
González, curatore della mostra.
Color-cesía
Questo progetto è un omaggio al Maestro dell’arte cinetica che, nel 1965, iniziò i suoi studi in
sociologia dell’arte alla Sorbona dove ebbe come professori gli storici e ricercatori Pierre
Francastel e Jean Cassou. Ravelo, come altri artisti stranieri, giunse a Parigi per consolidare i
suoi studi in un ambiente effervescente, ricco di cambiamenti socio-politici e culturali. Il suo
rapporto con pensatori e teorici dell'arte, come Frank Popper, gli diedero l'opportunità di
riconoscere i fattori che intervengono, da un punto di vista sociale, nella creazione come parte
fondamentale del pensiero artistico contemporaneo. Le sue abilità e le nuove conoscenze lo
portarono a focalizzare la sua ricerca sulle esperienze della percezione visiva, che Ravelo
definisce come Frammentazione della luce e del colore.
Su un piano bidimensionale, la sua proposta si focalizza sulla scomposizione della luce,
attraverso illusioni ottiche che si verificano in tempo reale grazie all'interrelazione tra colore e
apparenze visive (denominata color-cesía), che riproducono gli effetti visivi in tonalità che si
ripetono sistematicamente e generano instabilità ottica.
Juvenal presenta nella Sala Maggiore del Padiglione del Venezuela un allestimento cinetico e,
analogamente, propone un percorso immersivo, partecipativo e sensoriale in cui il visitatore
sperimenta, a partire dalla percezione dello spazio e del tempo, la rappresentazione
tridimensionale dell’opera.
Come artista contemporaneo, si avvale delle possibilità offerte dalle tecnologie del XXI secolo
e a tal fine mette a confronto nella Sala Minore l'arte digitale con ciascuno dei concetti che ha
sviluppato tra il 1965 e il 2024: l'effetto della doppia esposizione; l'instabilità ottica; la luce
frammentata; l'ambiente di attivazione cromatica; la luce e il colore del nuovo millennio.
Esperienza partecipativa. Juvenal Ravelo, è un incontro con l'esperienza fisica della luce e del colore
attraverso interazioni dinamiche che fanno percepire l'arte non come un oggetto contemplativo
ma come un evento sociale ed estetico.
Informazioni utili per la visita
Orari:
dal 20 aprile al 30 settembre dalle 11 alle 19. Dal 1 ottobre al 24 novembre dalle 10 alle 18. Solo Arsenale fino al 30 settembre: venerdì e sabato apertura prolungata fino alle ore 20 (ultimo ingresso: 19.45). Chiuso il lunedì (tranne i lunedì 22 aprile, 17 giugno, 22 luglio, 2 settembre, 30 settembre, 31 ottobre, 18 novembre).
Biglietti: si invita a visitare il sito ufficiale.Biglietto intero in rete € 30.
Telefono: +39.041.5218711; fax +39.041.2728329
E-mail: [email protected]
Sito web: Biennale
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