
Padiglione Uzbeko, Uzbekistan della 60° Biennale d'Arte - Padiglione Uzbekistan, Arsenale, Castello - Venezia
(Foto: Sketch by Aziza Kadyri, courtesy of Uzbekistan Art and Culture Development Foundation)
Mostra in corso dal 20 aprile al 24 novembre 2024
La 60° Biennale Arte aprirà al pubblico il 20 aprile. Ma il 17, 18 e 19 ci saranno le varie vernici ed eventi collaterali che sempre animano
improvvisamente la vita artistica veneziana. La cerimonia di premiazione avverrà il giorno dell'apertura al pubblico.
Il titolo dell'edizione 60 della Biennale d'Arte è Stranieri Ovunque - Foreigners Everywhere.
La Mostra si articolerà tra il Padiglione Centrale ai Giardini e l'Arsenale, includendo 213 artiste e artisti provenienti da 88 nazioni. Sono 26 le artiste e gli artisti italiani, 180 le prime partecipazioni nella Mostra Internazionale, 1433 le opere e gli oggetti esposti, 80 nuove produzioni.
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Padiglione Uzbeko, Uzbekistan alla 60° Biennale D'Arte di Venezia
Titolo della mostra al Padiglione Uzbekistan è Don’t Miss the Cue.
Artisti: Aziza Kadyri.
Curatori: Institution of the Centre for Contemporary Art Tashkent.
Sede: Padiglione Uzbekistan, Quarta Tesa (Arsenale) - Venezia
Comunicato Stampa del Padiglione Uzbekistan alla 60° Biennale di Venezia
L’Uzbekistan Art and Culture Development Foundation annuncia la
partecipazione della Repubblica dell'Uzbekistan alla 60. Esposizione Internazionale
d'Arte — La Biennale di Venezia, che si terrà dal 20 aprile al 24 novembre 2024. Il
padiglione, intitolato "Don’t Miss the Cue", è curato per la prima volta dal Centre for
Contemporary Art Tashkent e presenta l'artista uzbeka Aziza Kadyri. "Don’t Miss the
Cue" vedrà anche una collaborazione con il collettivo Qizlar, un gruppo di artiste di
Tashkent (la parola qizlar significa ragazze in uzbeko).
In sintonia con il tema della 60. Esposizione Internazionale d'Arte — La Biennale di
Venezia, "Stranieri Ovunque - Foreigners Everywhere“, proposto dal curatore Adriano
Pedrosa, la mostra “Don’t Miss the Cue” affronta questioni di appartenenza e identità
attraverso le esperienze di donne dell'Asia centrale, offrendo un'idea di come esse si
muovano e ridefiniscano sé stesse nel processo migratorio.
"Per me personalmente, l'aspetto collaborativo del processo creativo è un momento
chiave in cui le voci delle donne si uniscono, rappresentando varie esperienze —
migrazione, trasformazione e resilienza. Insieme, reinterpretiamo modi di interagire con il
patrimonio culturale e storico, particolarmente tessuti e costumi, tradizionalmente
associati ai mestieri 'femminili', attraverso la sintesi di arte e tecnologia come strumenti
per esplorare l'identità uzbeka contemporanea", afferma l'artista Aziza Kadyri.
Il concetto del progetto espositivo "Don't Miss the Cue" è direttamente legato al tema
della Biennale Arte 2024: entrando nel Padiglione all'Arsenale, i visitatori intraprendono
un viaggio metaforico che coinvolge elementi di partecipazione e interazione con
l'installazione. Il progetto attira i visitatori nel dietro le quinte destrutturato di un teatro,
che ricorda le Case della Cultura che erano presenti in Eurasia all'inizio del XX secolo.
MAY COMMUNICATION AND EVENTS 1
L'ambientazione teatrale prende vita attraverso sculture create da bozzetti di costumi
tradizionali, integrate da materiali audiovisivi del gruppo di artiste Qizlar Collective. Il
progetto si concentra sulle storie delle donne, sulle pratiche collettive e sulle
complesse relazioni tra il corpo fisico e il mondo circostante.
"È estremamente importante per noi scoprire il tema delle identità femminili. I significati
artistici incorporati nel concetto del progetto si riflettono sia nella mostra che nel
catalogo, dove cerchiamo di dare spazio alle voci ed esperienze delle donne. Lavorare
insieme al Padiglione Nazionale dell'Uzbekistan è un'esperienza incredibile e significativa
per l'intero collettivo", afferma Anastasia Sever, direttore esecutivo e coordinatore del
Collettivo Qizlar.
La mostra esplora anche l'interazione tra tecnologia e tradizione. Il caratteristico
ricamo a mano uzbeko suzani viene reinterpretato attraverso la tecnologia dell'intelligenza
artificiale. Aziza Kadyri ha collaborato con la maestra del suzani Madina Kasimbaeva
che ha trasformato i disegni di Aziza in arte tessile presente nelle tende e negli ricami.
"È un grande onore per me partecipare al lavoro sul Padiglione Nazionale dell'Uzbekistan.
Ho praticato il ricamo per 25 anni. Durante questo tempo, più di 500 studentesse di
ricamo hanno collaborato con me. Ho dedicato tutta la mia vita al concetto di 'collettività
femminile'. Il ricamo è un compito che non può essere affrontato da soli. Richiede un team
e, nel nostro caso, un team di donne. Anche in tempi antichi, quando ogni ragazza
ricamava la sua dote, i suoi parenti e amici la aiutavano. Il lavoro di un maestro è una
ricerca continua. Aziza Kadyri ed io incarniamo l'idea di collettività femminile attraverso il
ricamo. Questa è un'esperienza estremamente coinvolgente, di cui sono sicura che
catturerà i visitatori del padiglione," afferma la ricamatrice Madina Kasimbaeva.
I riconoscibili motivi del suzani elaborati dall'intelligenza artificiale subiscono una
trasformazione virtuale e incarnano nuovi significati. Questa combinazione non solo
reinterpreta motivi tradizionali ma evidenzia anche cambiamenti culturali nel mondo
moderno. Di conseguenza, i visitatori possono comprendere meglio l'impatto della
tecnologia sulla cultura e sull'identità passando attraverso tutte le installazioni,
riconsiderando la propria esperienza personale nel processo.
Il Padiglione nazionale dell'Uzbekistan è stato presentato per la prima volta alla Biennale
Architettura 2021, e ha partecipato anche alla Biennale Arte 2022 e alla Biennale
Architettura 2023.
Informazioni utili per la visita
Orari:
dal 20 aprile al 30 settembre dalle 11 alle 19. Dal 1 ottobre al 24 novembre dalle 10 alle 18. Solo Arsenale fino al 30 settembre: venerdì e sabato apertura prolungata fino alle ore 20 (ultimo ingresso: 19.45). Chiuso il lunedì (tranne i lunedì 22 aprile, 17 giugno, 22 luglio, 2 settembre, 30 settembre, 31 ottobre, 18 novembre).
Biglietti: si invita a visitare il sito ufficiale. Biglietto intero in rete € 30.
Telefono: +39.041.5218711; fax +39.041.2728329
E-mail: [email protected]
Sito web: Biennale
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