Padiglione Irlandese della 60° Biennale d'Arte - Padiglione Irlandese, Arsenale, Castello - Venezia
(Foto: Eimear Walshe, ROMANTIC IRELAND, photographed 2023. Production still. Photo © Faolán Carey. Courtesy Eimear Walshe and Ireland at Venice)
Mostra in corso dal 20 aprile al 24 novembre 2024
La 60° Biennale Arte aprirà al pubblico il 20 aprile. Ma il 17, 18 e 19 ci saranno le varie vernici ed eventi collaterali che sempre animano
improvvisamente la vita artistica veneziana. La cerimonia di premiazione avverrà il giorno dell'apertura al pubblico.
Il titolo dell'edizione 60 della Biennale d'Arte è Stranieri Ovunque - Foreigners Everywhere.
La Mostra si articolerà tra il Padiglione Centrale ai Giardini e l'Arsenale, includendo 213 artiste e artisti provenienti da 88 nazioni. Sono 26 le artiste e gli artisti italiani, 180 le prime partecipazioni nella Mostra Internazionale, 1433 le opere e gli oggetti esposti, 80 nuove produzioni.
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Padiglione Irlanda alla 60° Biennale D'Arte di Venezia
Titolo della mostra al Padiglione Irlandese è Romantic Ireland.
Artisti: Eimear Walshe.
Curatori: Sara Greavu and Project Arts Centre.
Commissario: Culture Ireland.
Seat: Padiglione Irlanda, Arsenale - Venezia
Comunicato Stampa del Padiglione Irlanda alla 60° Biennale di Venezia
Culture Ireland è lieta di presentare ROMANTIC IRELAND, un’esposizione di Eimear Walshe
curata da Sara Greavu e dal Project Arts Centre per il Padiglione Irlanda alla 60. Esposizione
Internazionale d’Arte – La Biennale di Venezia.
Attraverso una pratica che abbraccia video, scultura, scrittura, suono e performance, l’opera di
Eimear Walshe traccia i retaggi della disputa fondiaria della fine del XIX secolo in Irlanda e la
loro relazione con la proprietà privata, il conservatorismo sessuale e l’ambiente edificato.
ROMANTIC IRELAND è un progetto audiovisivo multi-canale con una colonna sonora lirica
ospitata in una installazione immersiva. Ambientato nel contesto di una costruzione in terra
cruda incompleta, il video mostra incontri sentimentali e drammatici fra personaggi archetipici
del XIX e del XXI secolo. Queste figure occupano dei ruderi astratti, un sito sottoposto al
contempo a costruzione e a demolizione. La colonna sonora del padiglione è un’opera a cinque
voci che descrive la scena di uno sfratto, composta da Amanda Feery con un libretto di Walshe.
Il progetto di Walshe esplora i complessi giochi di potere che si creano attorno alla costruzione
collettiva degli edifici tramite la tradizione irlandese del “meitheal”: un gruppo di lavoratori, vicini,
amici e parenti che si riuniscono per costruire, mietere e cooperare aiutandosi a vicenda.
Rappresenta un dialogo frenetico e agitato con l’antica pratica ad alta intensità di lavoro della
costruzione in terra cruda, una forma di costruzione con una storia di 11.000 anni e declinazioni
locali in tutto in mondo. Il video è stato girato in loco presso il centro di competenze sostenibili
Common Knowledge, sulla costa occidentale irlandese. Diretto dal coreografo Mufutau Yusuf,
un gruppo di sette performer, fra cui l’artista, dà vita a personaggi in diadi storiche in costante
rottura. L’opera è stata girata con quattro smartphone usati a turno da ogni interprete, sfumando
così la distinzione tradizionale fra regia, performance e ripresa.
Realizzata sullo sfondo della crisi abitativa in corso in Irlanda, l’installazione diventa, un terreno
di possibilità, un ring per l’antagonismo generazionale e di classe dell’Irlanda, uno spazio di
cura amorevole e una struttura trasformata in un freddo rudere dalla morte sociale dello sfratto.
La mostra fa coincidere incontri tra momenti storici diversi, facendo emergere le dinamiche di
potere e gli analoghi registri emotivi, nonché le differenti forme di lavoro, conflitto e piacere, le
storie intrecciate di sessualità, proprietà e stato.
“Sono molte le lezioni della storia dell’Irlanda che dobbiamo condividere con il mondo intero", ha
affermato Walshe. “La vita sull’isola – la sua storia di colonizzazione, rivoluzione e divisione –
fornisce tantissime opportunità per rievocare i traumi storici, offre tantissimi inviti a tradire il
nostro passato, i nostri vicini e noi stessi. Siamo una nazione colonizzata eppure contribuiamo
alla colonizzazione di altri Paesi. Alcuni di noi hanno subito espropriazioni e abbiamo inflitto lo
stesso ad altri. La storia non scende a compromessi. Da tutto questo emerge il lavoro per
Venezia.”
ROMANTIC IRELAND è rappresentativa di ciò che la curatrice Sara Greavu descrive come:
“un’orgogliosa rinascita culturale irlandese sempre più visibile in tutte le forme d’arte, che ha
suscitato interesse nazionale e internazionale. L’opera di Walshe non è nostalgica né dipende
da mitologie immaginate, e non è innatista, ma è in costante apertura e riconfigurazione,
muovendo e abbracciando con sensibilità questi elementi mentre immagina relazioni sociali
alternative.”
Catherine Martin (membro del parlamento irlandese), Ministra del turismo, della cultura, delle
arti, del Gaeltacht, dello sport e dei media, ha dichiarato: “Faccio a Eimear Walshe, Sara
Greavu e al Project Arts Center i miei migliori auguri per la Biennale di Venezia 2024, dove
rappresenteranno l’Irlanda. Si tratta di un risultato e di un’opportunità incredibili tanto per l’artista
quanto per il Paese. La partecipazione alla Biennale di Venezia aumenta la consapevolezza
della forza del settore delle arti visive irlandese e offre all’opera dell’artista una piattaforma
internazionale. Il mio Ministero, tramite Culture Ireland, commissiona l’Irlanda a Venezia in
collaborazione con l’Arts Council, e si tratta di una data importante nel nostro calendario
culturale. Faccio a tutte le parti coinvolte i miei migliori auguri per la Biennale di quest’anno.”
ROMANTIC IRELAND sarà in mostra alla Biennale Arte 2024 dal 20 aprile al 24 novembre
2024. Dopo Venezia, l’esposizione di Walshe nel 2025 girerà l’Irlanda, ritornando in luoghi e
comunità in tutto il Paese che hanno contribuito a ispirare e a favorire la realizzazione dell’opera
stessa.
Informazioni utili per la visita
Orari:
dal 20 aprile al 30 settembre dalle 11 alle 19. Dal 1 ottobre al 24 novembre dalle 10 alle 18. Solo Arsenale fino al 30 settembre: venerdì e sabato apertura prolungata fino alle ore 20 (ultimo ingresso: 19.45). Chiuso il lunedì (tranne i lunedì 22 aprile, 17 giugno, 22 luglio, 2 settembre, 30 settembre, 31 ottobre, 18 novembre).
Biglietti: si invita a visitare il sito ufficiale.Biglietto intero in rete € 30.
Telefono: +39.041.5218711; fax +39.041.2728329
E-mail: [email protected]
Sito web: Biennale
di Venezia |