Museo Casa Carlo Goldoni - San Polo 2794 - Venezia
Il Museo Civico Casa Carlo Goldoni è ospitato all'interno di Palazzo
Centanni a pochi passi da Campo San Tomà e Campo San Polo.
Il Museo fa parte del circuito dei Musei Civici Veneziani e organizza
saltuariamente mostre durante l'anno.
"Je suis né à Venise, l’an 1707, dans une grande et belle maison, située entre le pont de Nomboli et celui de Donna onesta, au coin de rue de Ca’ Centanni, sur le paroisse de S. Thomas."
- Mémoires, Carlo Goldoni
Il Museo fa parte del complesso dei Musei Civici di Venezia che comprende la Casa Goldoni, il Museo Ca' Pesaro, il Museo Ca' Rezzonico, il Museo Correr, il Museo del Costume di Palazzo Mocenigo, il Museo del Merletto di Burano, il Museo del Vetro di Murano, il Museo di Palazzo Ducale, il Museo di Palazzo Fortuny, il Museo di Storia Naturale, la Torre dell'Orologio o dei Mori.
Museo Civico Casa Carlo Goldoni
L'itinerario museale prevede una rivisitazione dei luoghi in cui visse
e operò Goldoni attraverso una mappa posta al piano terreno nella
corte.
La corte interna presenta un pozzo centrale recante lo stemma dei Rizzi che presenta appunto un riccio. Qui si effettuava il carico e lo scarico delle merci dalle barche che ormeggiavano di fronte alla porta d'acqua. Si può vedere la Pianta topografica di Venezia di Ludovico Ughi (1729) e i luoghi dove Goldoni visse in città.
Attraverso la scala esterna si passa poi all'interno del museo
al primo piano, passando nel portego o salone di ricevimento; qui si aprono le sale in cui viene ricreata una situazione
scenica presente nelle opere di Goldoni. La prima sala ad esempio riproduce
la scena XIV de La Conversazione ed altre quattro scene teatrali;
tutte fedelmente trattate con mobili e oggetti d'epoca originali del secolo
di Goldoni: sono L'Avvocato veneziano (1749-50), La donna di garbo (1743), La figlia obbediente (1752), La finta ammalata (1751).
La seconda sala presenta la scena di Chi la fa l'aspetta (1765). A fianco di queste rappresentazioni sceniche si collocano poi le immagini
di vita settecentesca veneziana tanto ben rappresentata dalla pittura
di Longhi e della sua scuola: La Colazione in villa, La Cucina, Il Concerto, Il Ballo, La Venditrice di frittelle, La Lezione di musica, La Furlana, Pranzo con maschere.
Nella seconda sala è presente anche
un ritratto serigrafico di Carlo Goldoni realizzato da Lorenzo Tiepolo
che fu usato per l'edizione delle commedie di Carlo nel 1759.
La terza sala presenta una scena dal primo atto de Il giuocatore (1750), un arredo settecentesco con tavolino e poltrone, un teatrino di marionette (Goldoni ne aveva uno simile in casa) con la rappresentazione de Il Servitore di due padroni (1745), un dipinto di Pietro Longhi alla parete, Il Parlatorio, oltre ad altre riproduzioni pittoriche del Longhi come Il Rinoceronte (1751), oggi al Museo Ca' Rezzonico.
La Biblioteca di Studi Teatrali di Casa Goldoni, aperta per gli studiosi
che vogliano farne richiesta, conserva manoscritti originali provenienti
dal Fondo Correr; alcuni autografi originali di Carlo Goldoni; l'Archivio
Vendramin e le biblioteche di teatro di Giuseppe Ortolani, di Edgardo
Maddalena e Cesare Musatti per un totale di circa 30 mila volumi. Tra
questi molte edizione settecentesche di Goldoni e il manoscritto del Giustino,
scritto da Carlo nel primo periodo della sua attività teatrale
(prima del 1950).
Cenni biografici su Carlo Goldoni
Carlo Goldoni (Venezia, 25 febbraio 1707 – Parigi, 6 febbraio 1793) è stato un drammaturgo, scrittore, librettista e avvocato italiano, cittadino della Repubblica di Venezia.
Dopo aver trascorso 12 anni a Palazzo Centani Carlo si trasferì a Perugia prima e poi a Rimini, Venezia, Pavia e Udine sempre al seguito del padre medico. Morto il padre nel 1731, tornò a Venezia e divenne finalmente avvocato ma fin da bambino mostrò una chiara inclinazione per la scrittura e particolarmente per il teatro.
Nel 1738 Goldoni scrisse sua prima commedia, il Momolo cortesan, seguito da La donna di garbo (1742-43).
Dopo un periodo a Rimini e in Toscana tornò a Venezia dove fu attivo al Teatro Sant'Angelo scrivendo per la Compagnia di Girolamo Medebach. Con L'uomo prudente, La vedova scaltra, La putta onorata, Il cavaliere e la dama, La buona moglie, La famiglia dell'antiquario e L'erede fortunata Goldoni si allontanò dalla Commedia dell'arte e presentò la sua rivoluzione che proseguì con la famosa scommessa col Medebach del 1750 di scrivere 16 commedie in un anno, scommessa che Goldoni vinse al prezzo di una grave depressione.
Nel 1753 Goldoni ruppe col Medebach e iniziò una collaborazione con il Teatro San Luca,
che sorgeva sul luogo dove oggi si trova il Teatro Goldoni, che durò fino al 1761 quando decise di partire per Parigi. Questo fu l'anno della rappresentazione de La trilogia della villeggiatura, Sior Todero brontolon, Le baruffe chiozzotte e Una delle ultime sere di carnaval.
"...poiché la mia vita medesima è una comedia."
- Mémoires, Carlo Goldoni
A Parigi fu precettore d'italiano a Versailles delle figlie di Luigi XV e nel 1769 e per questo ottenne una pensione di corte.
Nel 1771 scrisse due commedie in francese e si scontrò con le esigenze del pubblico francese, ancora legato alla Commedia dell'arte e ancora ignaro della Rivoluzione goldoniana operata a Venezia. Tra il 1784 e l'87 scrisse in francese la sua autobiografia che intitolò Mémoires in cui non compare la Rivoluzione Francese (1789) di cui fu testimone, un evento che lo sconvolse e gli tolse la pensione del re lasciandolo morire in miseria a 86 anni il
6 febbraio 1793.
Architettura del Palazzo del Museo Casa Carlo Goldoni
Palazzo Centanni ha un architettura gotica veneziana risalente al XV secolo con facciata che si modella sull'insenatura successiva fatta dal Rio de
San Tomà poco prima del suo confluire in Canal Grande.
La facciata presenta tre livelli con affaccio su Rio de
San Tomà nei pressi di Ponte dei Nomboli; lo stile è quello gotico veneziano, che fu dominante in città prima dell'arrivo di Mauro Codussi (1467), con alte finestre centinate con arco a sesto acuto, aperte su uno sfondo di mattoni a vista, separate da snelle colonne in marmo bianco; una bella quadrifora e un'elegante cornice geometrica, posta in cima a ogni apertura del secondo livello, conferiscono al palazzo eleganza e particolarità.
Internamente il palazzo
si dispone su tre livelli con bella corte interna che presenta accesso al canale adiacente, e pavimento in cotto dove alloggia il pozzo
con lo stemma della famiglia Rizzi, prima proprietaria della casa.
Successivamente una bella scala esterna quattrocentesca in pietra, che poggia su archi a sesto acuto crescenti salendo e presenta una balaustra in pietra e leoni sul corrimano, conduce al piano superiore
dove si apre la sala più grande o portego su cui si affacciano altre minori. Al terzo piano trova invece alloggio la biblioteca.
Storia del Palazzo del Museo Casa Carlo Goldoni
Palazzo Centanni fu costruito in stile gotico nel XV secolo dalla famiglia
Rizzi, nota per dare alla città notai dogali, dalla quale passò poi a Centani o Zentani da cui il palazzo
ha preso il nome. Alla fine del XVII secolo il palazzo passò a Carlo Alessandro Goldoni, notaio e futuro padre di Carlo che qui nacque
il 24 febbraio 1707; la famiglia Goldoni rimase a Palazzo Centanni fino
a quando Carlo fu dodicenne.
Passato alla famiglia Manassero Camozzo il Palazzo fu acquistato da Piero
Foscari, Aldo Ravà e da Antonio Pellegrini nel 1914 per destinarlo
a diventare un museo dedicato al teatro italiano ma il progetto non fu
realizzato per lo scoppio della Prima Guerrra Mondiale. Fu così
che tra le due guerre Palazzo Centanni fu donato al Comune di Venezia il quale avviò le operazioni di restauro per farne un museo dedicato
al grande commediografo veneziano. Dopo la pausa del secondo conflitto
il Museo Casa di Carlo Goldoni, nome che soppiantò tra i veneziani
il precedente, fu aperta al pubblico nel 1953.
Come raggiungere il Museo Casa Carlo Goldoni
Casa Goldoni si trova vicino a Campo San Tomà a San Polo.
Da Piazza San Marco si prende la linea 1 con direzione Piazzale Roma e fermata San Tomà.
Da Rialto si prende la linea 1 con direzione Lido e fermata San Tomà. Da Rialto si arriva facilmente a piedi in 10 minuti.
Da Piazzale Roma e dalla Stazione si può prendere la linea 1 con direzione Lido e fermata San Tomà o arrivare con una passeggiata di 10 minuti.
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