Storia delle Scuole Grandi di Venezia
Con il termine "scuola" si deve intendere l'ambito architettonico nel quale
ci si raccoglieva ma anche l'insieme di individui che si riunivano per salvaguardare
gli interessi di un determinato lavoro da cui il nome di Scuole d'arte
e mestieri. O ancora, nel caso di apprendimento delle virt� cristiane,
si avevano le Scuole di Devozione o Confraternite; infine c'erano le Scuole di nazionalità che raggruppavano differenti comunità straniere presenti in città, come la Scuola degli Schiavoni.
Ogni Scuola aveva al suo interno un proprio regolamento (capitulare o mariegola),
con tanto di precisi compiti per i capi così come per i sudditi.
I membri delle Scuole erano spesso appartenenti al ceto della borghesia, cioè cittadini non patrizi e quindi esclusi dal governo oligarchico della Repubblica. A loro volta i nobili potevano essere confratelli ma non ricoprivano cariche di governo.
Se in principio tali Scuole erano totalmente autonome dallo Stato, ben presto
vennero sottoposte ad una Magistratura specifica che ne definiva la durata
in carica dei capi e che, a volte, sovraintendeva anche alla stesura degli
stessi Capitulari.
Ogni Scuola, comunque, faceva sempre riferimento ad una chiesa parrocchiale
o conventuale: nel caso i confratelli fossero stati benestanti e numerosi,
allora la Scuola poteva permettersi un edificio proprio, utilizzato in occasione
delle riunioni sociali. In questi casi, spesso le Scuole si arricchivano
di beni immobili e mobili, tanto da trasformarsi in grandi complessi economici
con funzioni bancarie anche nei confronti dello Stato (esempio emblematicoè rappresentato dalla Scuola di S.Rocco la quale nel 1661 possedeva la più alta rendita annua fra gli enti privati veneziani).
Le Scuole di devozione si suddividono a loro volta in Grandi e Minori.
Le prime, così dette per lo splendore dei loro edifici e dei loro tesori
interni, secondo il Sansovino si riducevano in totale solo a sei: Santa
Maria della Carità (1260), San Giovanni Evangelista (1261), Santa
Maria in Valverde, detta poi della Misericordia (1261), San Marco
(1260), San Rocco (1478), San Teodoro (1250) e, per ultima,
Santa Maria del Carmelo, detta dei Carmini (1767).
Qualsiasi forma e tipologia di Scuola purtroppo concluse ogni sua attività
con la fine della Repubblica e la loro definitiva chiusura avvenne con la
soppressione napoleonica nell'anno 1806.
Si salv� fortunatamente quella di S. Rocco mentre quelle di S. Giovanni, della
Misericordia e dei Carmini furono ricostruite nel corso dell'800.
Solo di recente (1960)è rinata quella di S.Teodoro.
Diversa fu la sorte
per le Scuole Minori delle quali non se ne salv� nessuna se non la Scuola degli Schiavoni. |