Mostra Sabine Weiss. La poesia dell'istante - Casa dei Tre Oci, Giudecca 43, Dorsoduro - Venezia
(Foto:
Gitans, Sainte Maries de la Mer, France. 1960
Credit:è Sabine Weiss)
Mostra in corso
dal 11 marzo al 23 ottobre 2022
Alla Casa dei Tre Oci s'inaugura una grande
mostra antologica di Sabine Weiss, fotografa franco-svizzera Sabine Weiss, scomparsa all'et� di 97 anni nella sua casa di Parigi lo scorso 28 dicembre 2021, tra le maggiori rappresentanti della fotografia umanista francese insieme a Robert Doisneau, Willy Ronis, Edouard Boubat, Brassa� e Izis.
�Quando [Sabine Weiss] fotografa i bambini, diventa bambina lei stessa.
Non esistono assolutamente barriere tra lei, loro e la sua macchina fotografica.�
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Hugh Weiss, artista e marito di Sabine Weiss
Comunicato stampa della Mostra Sabine Weiss. La poesia dell'istante
l'esposizioneè il primo e più importante tributo alla sua carriera, con oltre 200 fotografie. Curata da Virginie Chardin, la retrospettivaè promossa dalla Fondazione di Venezia, realizzata da Marsilio Arte in collaborazione con Berggruen Institute, prodotta dallo studio Sabine Weiss di Parigi e da Laure Delloye-Augustins, con il sostegno di Jeu de Paume e del Festival internazionale Les Rencontres de la photographie d'Arles.
Unica fotografa donna del dopoguerra ad aver esercitato questa professione così a lungo e in tutti i campi della fotografiaè dai reportage ai ritratti di artisti, dalla moda agli scatti di strada con particolare attenzione ai volti dei bambini, fino ai numerosi viaggi per il mondoè Sabine Weiss, che ha potuto partecipare attivamente alla costruzione di questo percorso espositivo, aveva aperto i suoi archivi personali, conservati a Parigi, per raccontare, per la prima volta in maniera ampia e strutturata, la sua straordinaria storia e il suo lavoro.
Gli scatti esposti ai Tre Oci, tra i quali diversi ineditiè come la serie dedicata ai manicomi, realizzata durante l'inverno 1951-1952 in Francia nel dipartimento dello Cher, e rimasta parzialmente inedita fino ad oggiè ripercorrono insieme a diverse pubblicazioni e riviste dell'epoca l'intera carriera di Weiss, dagli esordi nel 1935 agli anni �80. Fin dall'inizio, Sabine Weiss, come testimoniano in mostra le foto dei bambini e dei passanti, dirige il suo obiettivo sui corpi e sui gesti, immortalando emozioni e sentimenti, in linea con la fotografia umanista francese.è un approccio dal quale non si discoster� mai, come si evince dalle sue parole: �Per essere potente, una fotografia deve parlarci di un aspetto della condizione umana, farci sentire l'emozione che il fotografo ha provato di fronte al suo soggetto�.
Nata Weber a Saint-Gingolph, in Svizzera, il 23 luglio 1924, Sabine, che prender� il cognome del marito, il pittore americano Hugh Weiss (Philadelphia, 1925è Parigi, 2007), si avvicina alla fotografia in giovane et�. Compie l'apprendistato presso i Boissonnas, una dinastia di fotografi che lavorano a Ginevra dalla fine del XIX secolo. Nel 1946 lascia Ginevra per Parigi e diviene l'assistente di Willy Maywald, fotografo tedesco specializzato in moda e ritratti. Quando sposa Hugh, nel 1950, intraprende la carriera di fotografa indipendente. Insieme, si trasferiscono in un piccolo studio parigino, dove Weiss vive tuttora, e frequentano la scena artistica del dopoguerra.
Uno dei nuclei principali della rassegna �Sabine Weiss. La poesia dell'istante� racconta proprio gli anni �50 del Novecento, momento del riconoscimento internazionale della fotografa. Nel 1952, infatti, la sua carriera ha una svolta decisiva quando entra nell'agenzia Rapho, su raccomandazione di Robert Doisneau. Dal 1953 in poi le sue fotografie sono pubblicate da grandi giornali internazionali come �Picture Post�, �Paris Match�, �Vogue�, �Le Ore�, �The New York Times�, �Life�, �Newsweek�. Nello stesso anno Weiss partecipa alla mostra "Post War European Photography" al Museum of Modern Art di New York (MOMA) e nel 1954 l'Art Institute di Chicago le dedica un�importante personale. Nel 1955 tre dei suoi scatti sono scelti da Edward Steichen per la storica antologica �The Family of Man", al MOMA di New York.
Dal 1952 al 1961 Sabine Weiss collabora, accanto a fotografi come William Klein, Henry Clarke e Guy Bourdin, con Vogue, realizzando alcuni memorabili servizi di moda, di cui in mostra sono esposti vivaci scatti a colori insieme a una quindicina di numeri originali della celebre rivista.
Una sezione del percorsoè poi dedicata ai suoi ritratti di pittori, scultori, attori e musicisti. Per cinque anni, Hugh Weissè il mentore dell'artista Niki de Saint Phalle, mentre Sabineè vicina ad Annette Giacometti, la moglie del grande scultore Alberto. In mostra non mancano i loro ritratti accanto a quelli di altre personalità come Robert Rauschenberg, Fran�oise Sagan, Romy Schneider, Ella Fitzgerald, Simone Signoret e Brigitte Bardot.
l'america, raggiunta nel 1955 sul transatlantico Libert� in compagnia del marito Hugh, la impressiona fortemente, e i scuoi scatti realizzati a New York nelle sue strade brulicanti di dettagli, dal Bronx ad Harlem, da Chinatown alla Ninth Avenue, sono pubblicati dal New York Times in un ampio servizi dal titolo "I newyorkesi (e la Washington) di una parigina". Sono immagini che raccontano l'america con un punto di vista francese, dall�umorismo spiccato, molte delle quali vengono esposte solo oggi, per la prima volta in Italia, in occasione della retrospettiva ai Tre Oci.
Il percorso riserva ampio spazio anche ai lavori realizzati a partire dagli anni �80, all'et� di sessant�anni, durante i suoi viaggi in Portogallo, India, Birmania, Bulgaria ed Egitto. Come osserva la curatrice Virginie Chardin, �in essi si registra una straordinaria vivacità intellettuale con note sentimentali, incentrate sulla solitudine, sulla fede e sui momenti di riflessione dell'esistenza�.
Oltre alle fotografie, in mostra verranno presentati anche alcuni estratti da film documentari a lei dedicati ("La Chambre Noire" del 1965; �Sabine Weiss� nel 2005; "Il mio lavoro come fotografa" del 2014) nei quali la fotografa ha raccontato, in diversi periodi della sua vita, il suo percorso artistico, le sue esperienze di viaggio e la difficolt� di essere una fotografa donna. La forza della sua Curiosità per il mondo e la sua gioia di vedere e documentare fanno di Sabine Weiss un simbolo di coraggio e di libert� per tutte le donne fotografe.
Il catalogo, pubblicato da Marsilio Arte, propone molte immagini inedite, i testi di Virginie Chardin, curatrice della rassegna, e di Denis Curti, direttore artistico della Casa dei Tre Oci.
Orari: dalle 11 alle 19; martedì chiuso.
Biglietti: € 13 intero; € 11 ridotto studenti under 26 anni, over 65, titolari di apposite convenzioni; € 9 ridotto speciale gruppi superiori alle 15 persone; € 9 ridotto speciale ogni mercoledì per i residenti e nati nella città metropolitana di Venezia; € 26 ridotto famiglia (2 adulti + 2 under 14); € 5 ridotto scuole. Gratuito, bambini fino ai 6 anni, un accompagnatore per ogni gruppo, disabili e accompagnatore, due insegnanti accompagnatori per classe, giornalisti con tessera, guide turistiche.
Telefono: +39.041.2412332
Sito web: Casa dei Tre Oci |