Mostra Mario De Biasi. Fotografie 1947-2003 - Casa dei Tre Oci, Giudecca 43, Dorsoduro - Venezia
(Foto:
Maria Callas, Venezia, 1957 ©Archivio Mario De Biasi/courtesy Admira, Milano)
Mostra in corso
dal 13 maggio 2021 al 9 gennaio 2022
Alla Casa dei Tre Oci s'inaugura una grande
mostra antologica di Mario De Biasi, grande interprete della fotografia novecentesca; le sue fotografie escono per la prima volta insieme ai disegni dell’autore.
"Perch� dovunque s�incontra la vita s�incontra la bellezza.
Basta guardarsi attorno per vederla:
anche
in una foglia, in un sasso, in un balcone fiorito.
Anche nei riflessi in una pozzanghera�.
-
Mario De Biasi
Comunicato stampa della Mostra Mario De Biasi. Fotografie 1947-2003
A Mario De Biasi (Sois, Belluno, 1923
-
Milano, 2013), tra i più straordinari
interpreti del Novecento, instancabile viaggiatore e osservatore
del
mondo,è dedicata la grande retrospettiva che la Casa dei Tre Oci di
Venezia presenta dal 13 maggio 2021 al 9 gennaio 2022, dal titolo: �Mario
De Biasi. Fotografie 1947
-
2003�.
256 fotografie, met� delle quali inedite e vintage ripercorrono l'intera
pr
oduzione del fotoreporter, dagli esordi della sua collaborazione con la
rivista Epoca fino agli ultimi lavori. Per la prima volta, in questa mostra, le
fotografie di De Biasi vengono accostate e integrate con i disegni
dell'autore, soli, teste, cuori racco
ntano la poliedricit� e la complessit�
del lavoro dell'autore.
l'esposizioneè curata da Enrica Vigan�
in collaborazione con l'archivio
Mario De Biasi, organizzata da Civita Tre Venezie con Admira e promossa
dalla Fondazione di Venezia.
Frutto di un�immensa ricerca nell'archivio De Biasi,
il percorso espositivo
procede diacronicamente per nuclei tematici attraverso dieci macro sezioni,
passando per il racconto dei grandi eventi storici, i viaggi esotici, i ritratti di personaggi potenti e famosi, le s
cene di vita quotidiana, i volti anonimi,
sfociando poi nel concettuale e nell'astratto. �Era il momento!è osserva la
curatrice
Enrica Vigan�. Si sentiva la necessit� di una mostra antologica che
celebrasse il talento di Mario De Biasi in tutte le sue sfa
ccettature. Il
fotoamatore neorealista, il fotoreporter di
Epoca
, il testimone della storia, il
ritrattista di celebrit�, l'esploratore di mondi vicini e lontani, l'artista visuale,
l'interprete di madre natura, il disegnatore compulsivo e creativo. Tutto
il suo
lavoroè un inno alla vita�
Tra i tantissimi inediti, la Casa dei Tre Oci espone, per la prima volta,
l'intera sequenza della fotografia più celebre e probabilmente più amata di
De Biasi:
Gli Italiani si voltano
, realizzata nel 1954 per il settima
nale di
fotoromanzi
Bolero Film
e scelta da Germano Celant come immagine guida
della sua mostra al Guggenheim Museum di New York,è The Italian
Metamorphosis 1943
-
1968
�. Una splendida Moira Orfei vestita di bianco
passeggia per il centro di Milano, attirand
o lo sguardo di un gruppo di uomini
Gli anni �50 del Novecento costituiscono uno dei fulcri del percorso espositivo
con le immagini di un�Italia devastata dalla guerra, dove si coglie, tuttavia, la
voglia di rinascita e di ricostruzione; o gli scorci me
morabili di New York; o
ancora la prospettiva ravvicinata dell'insurrezione ungherese del 1956, sotto il
tiro delle pallottole, che feriscono De Biasi e gli fanno guadagnare il titolo di
Italiano Pazzo
. Sono brani visivi �di un �900 che oggi appare lontanoè precisa
Denis Curti
, direttore artistico della Casa dei Tre Ociè ma che non smette di
muovere Curiosità.
Al 1964 risalgono due incredibili servizi, che testimoniano l�ostinazione di De
Biasi: quello in Siberia, con temperature sotto i 65 gradi, e
quello tra le lingue di
lava dell'etna in eruzione. Non mancano momenti di leggerezza e intimit�, che
De Biasi ha indagato in tutti e cinque i continenti con le foto dei baci, dei
barbieri di strada e delle pause pranzo realizzate da Londra a Parigi, da Ro
ma
a Vienna, dal Cairo a Teheran, dalla Thailandia al Brasile, da Israele al Nepal.
Proprio alle pause pranzoè dedicata una grande installazione raffigurante un
mappamondo sul quale verranno esposte 40 fotografie vintage, di piccolo e
piccolissimo formato
, ciascuna connessa al luogo in cuiè stata scattata.
l'intentoè di restituire il senso di universalità e il taglio antropologico della
ricerca di Mario De Biasi, che ritrova in un semplice gesto quotidiano un forte
senso di comunanza tra culture lontane
e diverse
In mostra anche le immagini dello sbarco sulla luna, i suoi più famosi ritratti
legati al Festival del Cinema di Venezia, tra i quali quelli di Brigitte Bardot, Fellini e Masina, Romy Schneider, Maria Callas; gli innumerevoli viaggi, in
parti
colare a Hong Kong, in Sud America e in India.
L�ultima sezione si concentra sull'amore per la natura, di cui sono rivisitati
forme e segni, resi in foto come una sorta di �poesia visiva� con scatti che
sfociano nel concettuale e nell'astratto.
Accanto
alle fotografie verranno esposti molti materiali
, volumi, i numeri
originali della rivista
Epoca
, appunti, quaderni e due approfondimenti
audiovisivi. l'intervista di Laura Leonelli in cui Mario De Biasi racconta la sua
esperienza di fotografo e una proie
zione di immagini, selezionata dalla figlia e
responsabile dell'archivio, Silvia De Biasi, con i servizi per la collana di
Epoca
intitolata
Le meraviglie del mondo
.
Oltre a essere un grande fotografo, Mario De Biasi, appassionato di arte e di
pittura, era
anche un originale disegnatore.
Un universo di tinte forti e infinita
fantasia �riveste� la Casa dei Tre Oci
, restituendo continuit� stilistica
all'allestimento lungo i tre piani del palazzo neogotico con la raffigurazione di
soli, occhi, teste e cuori.
Accompagna la rassegna il
catalogo edito da Marsilio
con i saggi di Enrica
Vigan�, Denis Curti e Angelo Ponta.
Radio Monte Carloè la radio ufficiale della mostra.
Note biografiche
1923
Mario De Biasi nasce il 2 giugno a Sois
(Belluno). Di umili origini, rimane orfano a dieci anni
1938
Si trasferisce a Milano, dove lavora e
frequenta una
scuola
serale per radiotecnici
1944
Durante l�occupazione tedesca, viene inviato
al lavoro coatto come radiotecnico a Norimberga. La
sua passione per la fotografia nasce tra le macerie
di questa città bombardata, grazie al casuale
ritrovamento di un
manuale fotografico
1946
Rientra a Milano e continua a fotografare.
Come tutti i fotoamatori dell'epoca, partecipa ai
concorsi dei club e vince numerosi premi. Il Circolo
Fotografico Milanese ospita la sua prima mostra
1949
Si sposa con Ida e lavora alla Magneti Marell
i.
Persegue la sua formazione in fotografia da
autodidatta e inizia a collaborare con alcune riviste,
frequentando anche fotografi come Paolo Monti e
Pietro Donzelli, i più attivi nei circoli amatoriali
1953
Viene assunto come fotografo nello staff del
prestigioso settimanale
Epoca
1954-55
Realizza l'icona �Gli Italiani si voltano� con Moira Orfei;è in Sardegna con il
poeta e scrittore Alfonso Gatto;è inviato alla Mostra del Cinema di Venezia, dove
immortala celebrit� di fama mondiale
1956
A febbraioè a New York e in autunno a Budapest, dove documenta la rivolta
ungherese che gli procura una notoriet� internazionale insieme all'appellativo di
�italiano pazzo�
1957-1967
Viaggia in lungo e in largo tutto il pianeta. Dal Venezuela dell'esilio di
Per�n al
le nozze dello sci� di Persia, dalla spedizione con Walter Bonatti in Siberia
alle Olimpiadi di Tokyo e poi
Medio Oriente
,
Sud America
, Canada, gli Inuit in un
emisfero e i Watussi nell'altro, le meraviglie dell'europa, i misteri dell'estremo Oriente
e le
bellezze naturali dell'africa
1969
Trascorre alcune settimane a Houston per seguire la preparazione e lo sbarco
sulla luna dell'apollo 11, cui
Epoca
dedica sei numeri
1970-75
Dal Guatemala al Nicaragua, dall'arabia Saudita all'etiopia, documenta
terremoti,
carestie, eventi istituzionali, ma anche parchi naturali, ritratti e scene di vita
1975-83è l�unico italiano membro della giuria internazionale del World Press Photo ad
Amsterdam dal 1975 al 1977. Negli Stati Uniti documenta l'america di Reagan, ritrae
A
ustralia e Polinesia, segue i funerali di Sadat in Egitto, i Mondiali di Calcio in Spagna
e la Biennale d�Arte di Venezia
1983
-
2013
Costretto al pensionamento, De Biasi ritrova la gioia di fotografare solo per
s� stesso. Visita varie località italiane, rip
rende a girare a piedi per Milano e a
fotografarne gli angoli più segreti. Nel 2006 il Comune di Milano gli conferisce
�l'ambrogino d�oro�. Nel tempo libero sperimenta a tutto campo, crea arte con le
emulsioni delle diapositive, si cimenta anche off camera
, manipola materiali da ricicl
Orari: dalle 11 alle 19; martedì chiuso.
Biglietti: € 13 intero; € 11 ridotto studenti under 26 anni, over 65, titolari di apposite convenzioni; € 9 ridotto speciale gruppi superiori alle 15 persone; € 9 ridotto speciale ogni mercoledì per i residenti e nati nella città metropolitana di Venezia; € 26 ridotto famiglia (2 adulti + 2 under 14); € 5 ridotto scuole. Gratuito, bambini fino ai 6 anni, un accompagnatore per ogni gruppo, disabili e accompagnatore, due insegnanti accompagnatori per classe, giornalisti con tessera, guide turistiche.
Telefono: +39.041.2412332
Sito web: Casa dei Tre Oci |