Scuola Grande di San Giovanni Evangelista - San Polo, 2454
- Venezia
La Scuola Grande di San Giovanni Evangelista si trova a San Polo di fronte alla chiesa e nel campiello omonimi. Contiene al suo interno opere risalenti al periodo gotico, rinascimentale e barocco ed è tra le più antiche della città.
Per le opere ad essa dedicata e per il significato del tesoro che essa
custodiva, indubbiamente questa Scuola ha rappresentato una delle più importanti
istituzioni laiche veneziane. San Giovanni nella tradizione cristiana è un apostolo particolare infatti, conosciuto come �il discepolo che Ges� amava� fu l'unico a rimanere con lui fino alla morte.
Oggigiorno è sede museale e concertistica ma ospita anche conferenze, matrimoni e serate di gala.
Architettura della Scuola Grande di San Giovanni Evangelista
Da una prima fabbrica medievale, di cui resta originale la dimensione e la forma del campiello solo sucessivamente pavimentato, al quale si accede attraverso il septo marmoreo, un portale ad arco opera di Pietro Lombardo (1478-1481), capolavoro della scultura rinascimentale veneziana. In un trionfo di marmi decorati a motivi floreali s'inseriscono ai lati due finestre architravate con fregio e timpano triangolare superiormente e colonnine quadrangolari ai lati.
Al centro un portale con fregio reca al di sopra la scritta DIVO IOANNI APOSTOLO ET EVANGELISTAE PROTECTORI ET SANCTISSIMAE CRUCI ossia A
Giovanni Apostolo e all'Evangelista protettore e alla santissima croce.
La composizione è racchiusa mirabilmente tra lesene scanalate, fregio floreale e timpano con arco a tutto sesto in cui trova alloggio una scultura di un aquila, simbolo da sempre dell'evangelista Giovanni, posta su tre volumi. Al di sopra svetta una grande croce in bronzo.
All'interno del campo si vedono la chiesa a sinistra e l'entrata della scuola a destra. La facciata qui è sobria con un portale rettangolare con un mascherone centrale e bassorilievi agli angoli dell'architrave rappresentanti dei frati inginocchiati in preghiera. Lo stesso motivo si ritrova a sinistra dell'ingresso dove un grande bassorilievo presenta i confratelli della Scuola Grande in preghiera davanti a San Giovanni e al di sopra una Madonna con Bambino. In facciata, al piano nobile, si aprono cinque monofore con arco a sesto acuto e colonnine corinzie quadrangolari ai lati, superiormente le finestre si riducono a 5 lunette.
Interno e opere della Scuola di San Giovanni Evangelista
Entrati
si accede all'atrio con soffitto a travi in legno, una rimanenza della ritrutturazione del XV secolo, a cui segue la Sala delle Colonne (XIV sec.) in cui si radunavano i pellegrini, in arrivo da tutta Europa, ma anche i confratelli prima di accedere alla Sala Capitolare soprastante. La sala prende il nome dalle 5 colonne che dividono lo spazio in due settori e sostengono una lunga trave in legno dove poggiano le soprastanti travi del soffitto. Le colonne presentano capitelli a becco di civetta risalenti al 1350, rappresentanti un confratello e il pastorale di San Giovanni.
Attraverso un portale architravato e un bel fregio e lesene scanalate ai lati si accede allo Scalone Monumentale, opera di Mauro Codussi (1498); il geniale architetto qui crea un effetto prospettico con una scala che cresce in larghezza salendo al piano superiore. Le due rampe dello scalone presentano corrimano in pietra con finta balaustra in marmo bianco a pannelli quadrati, piano a metà rampa con finestra e cupola in sommità che si regge su 4 archi riccamente decorati che abbelliscono l'entrata alla Sala Capitolare.
L'aspetto attuale è frutto dell'intervento di Giorgio Massari (1727-62) che è autore anche dell'altare monumentale, in marmi chiari con venature grigie, che ospita la statua di San Giovanni Evangelista che scrive il vangelo, affiancato da un'aquila (simbolo del Santo) e da un cherubino (simbolo dell'ispirazione divina), opera dello scultore Giovanni Maria Morlaiter (1732-1733). Alle pareti trovano posti dipinti che narrano episodi della vita del Santo tratti dalla Legenda Aurea di Jacopo da Varazze, mentre al soffitto c'è un ciclo pittorico tratto dal libro dell'Apocalisse, testo scritto da San Giovanni. Agli angoli due opere di Giandomenico Tiepolo. La sala è alta 11 metri, presenta dodici finestre ovali, e pavimento in marmo policrono a losanghe con stelle al centro della sala.
Il percorso prosegue con la Sala degli Stucchi o Cancelleria (1757), una stanza con tre porte e tre finestre monofore. Qui l'apparato decorativo, capolavoro dei maestri ticinesi Antonio Adami e Francesco Re, presenta alle pareti e sul soffitto figure bianche su sfondi gialli e azzurri incorniciati da motivi floreali. La ricca decorazione allegorica - al centro del soffitto si vede la Fede - è tipica del Settecento e del Rococ� veneziano.
L'opera certo più amata dai confratelli si conserva nell'Oratorio della Croce dove sull'altare si trova il reliquiario gotico in cristallo di rocca e argento dorato con teca in sommit� che conserva due frammenti della Croce. La reliquia arrivò in dono alla Scuola (1369) dal cavaliere francese Philippe de Mezi�res, Gran Cancelliere dell'Ordine di Cipro e Gerusalemme.
Al centro del soffitto il Trionfo della Croce di Francesco Maggiotto (1784-1788) è circondato da eleganti decorazioni floreali e cornici dorate su sfondi celesti e verde chiaro. Nei tondi un'aquila, il pastorale - simboli di San Giovanni - e il calice con il veleno che il santo avrebbe bevuto restando incolume.
Alle pareti qui si poteva ammirare il Ciclo pittorico della Croce, ora custodito alle Gallerie dell'Accademia.
La Sala dell'Albergo, con impianto cinquecentesco, era destinata alle riunioni del Governo della Scuola diviso in Banca e Zonta. Alle pareti si vedono quattro dipinti raffiguranti episodi tratti dall'Apocalisse, opera di Jacopo Palma il Giovane (1581-1582). Sotto i dipinti trovano posto dossali lignei con le sedute dove trovavano posto i rappresentanti in riunione.
Nel Settecento a fianco di questa sala ne fu aggiunta una seconda destinata sempre al Governo della Scuola; nota come Sala dell'Archivio e del Consiglio oggi prende il nome dall'autore degli affreschi del soffitto, Jacopo Guarana (1720�1808). Nel soffitto si vede San Giovanni Evangelista che scrive il Vangelo dove si vede la solita acquila, un angelo e tre cherubini. In ovali dorati si ripetono i simboli della Scuola: il reliquiario della Croce, il pastorale, il calice con il serpente, l'aquila e i libri.
Nei quattro ovali bianchi vi sono le allegorie delle virt� necessarie al buon governo della confraternita: Prudenza, Giustizia, Temperanza, Fortezza.
L'ultima stanza è la Sala Verde, dal colore del bel pavimento in ardesia, che oggi è la biglietteria e il bookshop della Scuola. Al soffitto presenta una fitta travatura in legno del Cinquecento e alle pareti dipinti donati dai confratelli: Ritratto del Guardian Grande Andrea Vendramim, Presentazione di Gesù al Tempio, Apparizione dell'Angelo a San Pietro.
Storia della Scuola Grande di San Giovanni Evangelista
Contemporanea alla pi� antica Scuola della Carit� (l'anno di fondazione sarebbe, infatti, dell�anno
successivo: 1261), la Scuola di S. Giovanni Evangelista ricevette la massima
notoriet� quando nel 1369, il Guardian Grande della Confraternita,
Andrea Vendramin, ricevette da uno dei massimi funzionari del regno di Cipro,
la Reliquia della Croce a lui pervenuta dal patriarca di Costantinopoli.
Grazie a questa donazione, la confraternita assunse un prestigio ed una fama
prima sconosciute, tanto che i fedeli presero l'impegno morale di rendere
l'edificio all'altezza del tesoro che essa ancora contiene.
Intorno al 1415 la Scuola probabilmente era gi� terminata in quanto furono
commissionati i teleri ed i cicli pittorici che avrebbero dovuto adornare
le sale interne. Mentre a cavallo del XV� secolo, la Scuola si dotò della
facciata laterale di chiara impronta gotica-fiorita e fu portato a termine, solo verso la fine
dello stesso secolo su progetto di Bartolomeo
Bon, l'incantevole portale marmoreo. Sormontato da lunettone, che al tempo
dava accesso al cortile privato, e delimitato proprio dall'edificio della
Scuola sul lato destro e dalla vecchia chiesa sulla sinistra.
Come in molte altre Scuole di rango, uno dei punti in cui veniva posta maggiore
attenzione ed al tempo stesso enfasi e fastosit� era quello dello scalone
che permetteva l'accesso al piano superiore, notoriamente adibito a sala
consiliare. Siamo nel 1498 quando Mauro Codussi, uno dei pi� noti architetti
operanti a Venezia, redige il progetto e lo realizza, caratterizzandola
con la classica bifora al piano intermedio, elemento da sempre presente
ed emblematico dell'architettura codussiana.
Per la decorazione pittorica della Sala grande della confraternita furono chiamati Bellini e Carpaccio. I dipinti sono oggi alle Gallerie dell'Accademia.
La straordinaria sala che le ospita lascia
esterefatti: Processione della Croce in Piazza S.Marco, Il miracolo della Croce al Ponte di S.Lorenzo, entrambe
di Gentile Bellini ed Il miracolo della Reliquia della
Croce di Vittore Carpaccio, oltre che per il significato profondamente
religioso che esprimono, esse impressionano per l'estrema nitidezza con
cui ci regalano spaccati della vita veneziana di allora.
Dopo la soppressione di inizio '800, la Scuola sembrava addirittura destinata
alla distruzione, quando il governo austriaco, che subentr� ai francesi,
pens� di trasportare integralmente il pavimento marmoreo del piano nobile
per adornare qualche chiesa o palazzo imperiale. Solo l'amore e l'attaccamento
alla Scuola e ai valori che essa rappresentava ed aveva incarnato per secoli,
spinse alcuni benemeriti cittadini veneziani a raccogliere i fondi necessari
all'acquisto dell'edificio, donandolo cos� per sempre al mondo dell�arte.
Come raggiungere la Scuola Grande di San Giovanni Evangelista
La Scuola Grande di San Giovanni Evangelista si trova a San Polo in Campo San Giovanni Evangelista.
Si può raggiungere a piedi da Piazzale Roma o dalla Stazione.
La fermata del vaporetto più vicina è Riva de Biasio raggiungibile con la linea 1. Poi si deve camminare in direzione Campo San Nazario Sauro per 300
metri e spostarsi in diagonale verso il canale della Fondamenta di Rio
Marin facendola tutta in direzione sinistra. Dopo 20 metri dalla fine
della fondamenta si trova la Scuola Grande di San Giovanni Evangelista.
Informazioni utili per la visita
Orari: dalle 9.30 alle 13.00 e dalle 14.00 alle 17.30
(la biglietteria chiude alle 16:45). Importante: la Scuola Grande San
Giovanni Evangelista apre solo nei giorni in cui non si svolge l'abituale
attività congressuale. Si rimanda al sito ufficiale per il calendario
d'apertura aggioranto mensilmente.
Biglietti: intero € 10; ridotto €
8 per studenti sotto i 26 anni e residenti, scolaresche € 3. Gratuito per bambini sotto i 12 anni accompagnati da
adulti, portatori di handicap, guide turistiche autorizzate, membri ICOM.
Telefono: +39.041.718234
E-mail: [email protected]
Sito Web: Scuola
Grande di San Giovanni Evangelista |