Festa del Redentore di Venezia - Bacino San Marco e Isola della Giudecca - Venezia
(Foto:
La Chiesa del Redentore e il ponte votivo - Antonio Canal detto
il Canaletto)
Notizie sulla Festa del Redentore di Venezia
– Sono già 15 mila i posti prenotati sulle rive disponibili con prenotazione obbligatoria.
– Per assistere allo spettacolo pirotecnico, sia da terra sia dalla barca, è obbligatorio prenotare il proprio posto on line. L'accesso alle rive sarà contingentato, così come l’accesso dei natanti.
Evento in corso il 20 e 21 luglio 2024 (sabato i fuochi e festa in bacino San Marco)
La Festa del Redentore si celebra ogni anno la terza domenica di luglio (lo spettacolo dei fuochi è il sabato precedente, e non è detto che sia il terzo del mese).
Festa del Redentore di Venezia
La Festa del Redentore si celebra a Venezia dal 20 luglio del 1577 quando un primo ponte di barche fu posto per far raggiungere alla cittadinanza il luogo dove si stava edificando la Chiesa del Santissimo Redentore; non un tempio cristiano qualsiasi ma quello che il doge Alvise Mocenigo fece voto di erigere
per liberare dal flagello della peste più terribile che Venezia conobbe nella sua storia e che, tra il 1575 e il 1577, uccise più di 50 mila cittadini, compreso il successore di Alvise, il doge Sebastiano Venier.
Oggigiorno la festa del Redentore è certamente il momento più importante
per la città di Venezia e per i suoi abitanti, i quali si radunano sulla
riva della Giudecca già alla mattina per poter trovare un posto nelle tavole
che tradizionalmente vengono disposte per cenare all'aperto.
Ma per chi possiede una barca la Festa del Redentore è un rito imprescindibile; si tratta di un giorno sacro per ogni veneziano doc, un giorno in cui non si può essere fuori città per nessun motivo. Le barche vengono addobbate a festa con luci e lampade di ogni sorta, mentre festoni di ogni tipo adornano gli scafi da poppa a prua coronando uno scenario dove si consuma la vera festa: musica e balli per tutto il giorno fino a notte tarda; piatti veneziani serviti sulla tavola a centro barca per una gita che inizia per molti già al mattino, toccando i luoghi favoriti della laguna di Venezia. Appuntamento finale alla sera per tutti in Bacino San Marco o davanti alla Giudecca.
Per tutte le migliaia di sfortunati che non posseggano una barca, amici con una barca, o non vogliano spendere cifre incredibili per montare su una barca, resta la possibilità di vedere i fuochi d'artificio dalle rive scegliendo uno dei tanti posti da cui sono visibili.
Senza dubbio - dopo 20 anni
di Festa del Redentore celebrati a terra - mi azzardo ad affermare che il posto migliore è l'Isola della Giudecca, che poi è il luogo più devoto alla festa.
Durante la Festa del Redentore infatti l'isola della Giudecca viene unita a Venezia tramite un ponte di piattaforme
galleggianti (in principio il ponte era composto da 80 galee) che è percorribile
fino alle 10.30 di sera e dopo lo spettacolo dei fuochi. Il ponte finisce simbolicamente di fronte alla
facciata della chiesa del Redentore.
Verso sera il bacino San Marco viene
preso d'assalto da tutti i tipi d'imbarcazione addobbate con luminarie e
festoni. A bordo si servono i piatti tradizionali della festa: pasta e fagioli,
sarde in saor, la castradina, vino a profusione, danze e musiche fino al momento culminante
della festa: l'esplosione pirotecnica dei fuochi d'artificio.
Lo scenario
come si vede anche dalle foto riportate a fianco è superlativo: Venezia
si veste a festa celebrando se stessa attraverso un rito che è sempre lo
stesso dal 21 luglio del 1578.
Al termine dei "fuochi" tutte le barche percorrono
in parata spontanea il Canal Grande oppure raggiungono il Lido per aspettare
il sorgere del sole sulla spiaggia come vuole la tradizione. Il giorno successivo
è il momento delle celebrazioni religiose nella chiesa del Redentore e delle
competizioni remiere che sempre accompagnano questo giorno.
Prenota il tuo posto alla Festa del Redentore di Venezia
Che si vada in barca o a piedi il Comune ha stabilito che si deve prenotare il proprio accesso allo Spettacolo dei Fuochi d'artificio. Fino al 5 luglio si potrà prenotare solo se residenti nel Comune (alla Giudecca solo per i residenti dell'isola e Sacca Fisola); dopo sarà la volta dei visitatori e turisti.
Piatti tipici della Festa del Redentore di Venezia
Le celebrazioni del Redentore sono accompagnate sempre dai piatti tradizionali tipici della Festa del Redentore che sono i seguenti:
– pasta e fasioi
– bovoleti
– sarde in saor
– anara col pien
– castradina
Il menù è accompagnato sempre da vino a profusione.
Programma Festa del Redentore Venezia
Venerdì
– ore 20.00: apertura del Ponte Votivo
Sabato:
– ore 22.30: chiusura del Ponte Votivo
– ore 23.30:
Fuochi d'artificio
– ore 00.30:
Riapertura del Ponte Votivo
Domenica:
– ore 16.00: Inizio delle regate
– ore 19.00: Santa Messa solenne celebrata dal Patriarca di Venezia alla Chiesa del Redentore alla Giudecca
Celebrazioni religiose Festa del Redentore Venezia
– Benedizione del Patriarca di Venezia sulle gradinate della Chiesa del Redentore per l'apertura del ponte
– Processione al Redentore
– Messa alle 19.00 alla Chiesa del Redentore
– Messa alle 0.30 alla Chiesa del Redentore
– Otto messe la domenica che culminano nella Messa Solenne delle 19.00
Le regate del Redentore
Si svolgono lungo il Canale della Giudecca la domenica pomeriggio e si presentano tutti i campioni del remo presenti in laguna essendo una classica del calendario competitivo della voga veneta:
– 16.00: Regata dei giovanissimi su pupparini a 2 remi
– 16.45: Regata uomini su pupparini a 2 remi
– 17.30: Regata uomini su gondole a 2 remi
Vai alla pagina della Regata del Redentore
Misure di sicurezza durante la Festa del Redentore di Venezia
Vista l'enorme affluenza di persone a Venezia la notte del Redentore il Comune dispone un piano di sicurezza che stabilisce le procedure di evacuazione e le norme comportamentali nel seguente modo:
In Acqua
– � severamente vietato ormeggiare e sostare all'interno dei canali d'esodo di emergenza e di sicurezza; in questi ultimi
è vietata la navigazione dopo le 22.45, fino al termine dei fuochi.
– Dopo le 21.00 è vietato attraversare l'Area di Rispetto dei Fuochi. Le imbarcazioni in arrivo dal ponte votivo potranno posizionarsi solo nelle aree di competenza a questo limitrofe, così come quelli in arrivo dal Canal Grande e da Bacino San Marco.
– Si raccomandano a tutte le imbarcazioni il posizionamento in adeguato anticipo, le opportune attrezzature per l'ormeggio e le dotazioni di sicurezza, nonchè un deflusso prudente al termine della manifestazione.
A Terra
– Sono previsti varchi d'accesso alle aree adibite al pubblico, con controlli dell'Autorità di Pubblica Sicurezza.
– Dalle 19.00 all'interno di tali aree è vietato introdurre contenitori di vetro, lattine e altri oggetti potenzialmente pericolosi.
– Le suddette aree sono soggette limiti di capienza, per ragioni di sicurezza: l'accesso potrà pertanto essere precluso e il pubblico deviato in altre aree.
– è severamente vietato sostare all'interno dei corridoi e delle aree di sicurezza. L'attraversamento è consentito solo attraverso i varchi segnalati.
– Si sconsigliano le zone di maggiore affollamento a chi ha ridotte capacità motorie, a chi utilizza carrozzine o passeggini.
– Per motivi di sicurezza è prevista la chiusura del Ponte Votivo dalle 22.45 e per tutta la durata dello spettacolo pirotecnico.
– Lungo le rive della Giudecca è stata realizzata una linea continua di colore giallo che delimita il posizionamento delle tradizionali tavolate in attesa dei fuochi e per garantire uno spazio libero per i flussi pedonali tra la linea gialla e gli edifici.
Storia della Festa del Redentore di Venezia
La Festa del "Redentore" nasce nel XVI secolo come celebrazione della fine
di una devastante pestilenza che decimò la popolazione di tutta Europa.
Venezia non fu immune al contagio e contò più di 50.000 vittime tra la popolazione così che il doge Alvise Mocenigo fece voto di erigere
un tempio in ringraziamento al Redentore, voto che fu successivamente sciolto
dal suo successore, il doge Sebastiano Venier, il quale indisse un concorso
per la costruzione del tempio che fu vinto dal famoso architetto Palladio.
La prima pietra fu posta il 3 maggio 1577, giorno dell'inventione della
Santissima Croce del Redentore nostro, avviando così un programma cristologico
che avrebbe sotteso tutte le scelte inerenti alla chiesa, inclusa l'imposizione
di austerità scelta dai cappuccini a cui il progetto di Andrea Palladio rispondeva perfettamente.
La chiesa domina il panorama della Giudecca e risulta essere una riflessione
di Palladio su tutta l'esistente architettura rinascimentale, il tentativo
di conciliare la chiesa cristiana con tutti gli elementi del tempio classico
(per maggiori informazioni sulla costruzione visitate la pagina Chiesa
del Redentore).
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