Mostra Ferdinando Scianna. Viaggio Racconto Memoria - Casa dei Tre Oci, Giudecca 43, Dorsoduro - Venezia
(Foto: Marpessa. Caltagirone, 1987. © Ferdinando Scianna)
Mostra in corso
dal 31 agosto 2019 al febbraio 2020
Alla Casa dei Tre Oci s'inaugura una grande
mostra antologica con fotografie di Ferdinando Scianna (Bagheria, 1943) che porterà in laguna 180 opere in bianco e nero, divise in tre grandi temi – Viaggio, Racconto,
Memoria.
Comunicato stampa
La mostra, curata da Denis Curti, Paola Bergna e Alberto Bianda, art director,
organizzata da Civita Mostre e Musei e Civita Tre Venezie e promossa da
Fondazione di Venezia, ripercorre oltre 50 anni di carriera del fotografo siciliano,
attraverso 180 opere in bianco e nero, divise in tre grandi temiè Viaggio, Racconto,
Memoria.
Per l�occasione, verrà esposta una serie d�immagini di moda che Scianna ha
realizzato a Venezia come testimonianza del suo forte legame con la città lagunare.
�Dopo la mostra del 2016 sui 500 anni del Ghetto ebraico di Veneziaè afferma
Emanuela Bassetti, presidente di Civita Tre Venezie - Ferdinando Scianna torna alla
Casa dei Tre Oci, con l'antologica che ne ripercorre mezzo secolo di carriera.
l'iniziativaè la nuova tappa di un progetto nato dalla collaborazione tra Civita Tre
Venezie e Civita Mostre e Musei, frutto di un pensiero condiviso che ha come obiettivo l'analisi dei linguaggi artistici della contemporaneit�, in particolare quello
della fotografia e dei suoi più importanti esponenti�.
�l'esposizioneè prosegue Emanuela Bassetti -è anche un modo per consolidare il
forte legame esistente tra Ferdinando Scianna e Venezia, testimoniato dalla serie di
immagini di moda che il fotografo siciliano ha scattato tra le calli e i campi della
città.
Ferdinando Scianna ha iniziato ad appassionarsi alla fotografia negli anni sessanta,
raccontando per immagini la cultura e le tradizioni della sua regione d�origine, la
Sicilia.
Il suo lungo percorso artistico si snoda attraverso varie tematicheè l'attualità, la
guerra, il viaggio, la religiosit� popolare - tutte legate da un unico filo conduttore: la
costante ricerca di una forma nel caos della vita.
In oltre 50 anni di narrazioni, non mancano di certo le suggestioni: da Bagheria alle
Ande boliviane, dalle feste religiose - esordio della sua carriera - all'esperienza nel
mondo della moda, iniziata con Dolce & Gabbana e con la sua modella icona
Marpessa. Poi i reportage (� il primo italiano a far parte, dal 1982, dell'agenzia
fotogiornalistica Magnum), i paesaggi, le sue ossessioni tematiche come gli specchi,
gli animali, le cose e infine i ritratti dei suoi amici, maestri del mondo dell'arte e
della cultura come Leonardo Sciascia, Henri Cartier-Bresson, Jorge Louis Borges,
solo per citarne alcuni.
Dotato di grande autoironia, Scianna ha scelto un testo di Giorgio Manganelli per
sintetizzare questa sua mostra: �Una antologiaè una legittima strage, una
carneficina vista con favore dalle autorit� civili e religiose. Una pulita operazione di
sbranare i libri che vanno per il mondo sotto il nome dell'autore per ricavarne uno
stufato, un timballo, uno spezzatino��.
�Come fotografo - ha affermato lo stesso Scianna, parlando del suo lavoro - mi
considero un reporter. Come reporter il mio riferimento fondamentaleè quello del
mio maestro per eccellenza, Henri Cartier-Bresson, per il quale il fotografo deve
ambire ad essere un testimone invisibile, che mai interviene per modificare il mondo
e gli istanti che della realt� legge e interpreta. Ho sempre fatto una distinzione netta
tra le immagini trovate e quelle costruite. Ho sempre considerato di appartenere al
versante dei fotografi che le immagini le trovano, quelle che raccontano e ti
raccontano, come in uno specchio. Persino le fotografie di moda le ho sempre
trovate nell'azzardo degli incontri con il mondo�.
Per approfondire i contenuti dell'esposizione, Casa dei Tre Oci ha predisposto un
articolato progetto didattico rivolto sia alle scuole che ai gruppi di adulti e famiglie, con visite-esplorazione e laboratori su prenotazione, un ciclo d�incontri in mostra e
una serie di visite guidate con i curatori.
Ai visitatori sar� fornita un�audioguida (in italiano e in inglese), attraverso la quale
sar� lo stesso Scianna a raccontare in prima persona il suo modo di intendere la
fotografia e non solo. Un vero e proprio racconto parallelo, per conoscere da vicino
il suo percorso umano e di fotografo.
Nella Sala video di Casa dei Tre Oci verranno inoltre proiettati tre film-documentari
dedicati alla sua vita professionale.
Accompagna la mostra un catalogo Marsilio Editori.
Note biografiche
Ferdinando Sciannaè nato a Bagheria, in Sicilia, nel 1943.
Proprio nella sua città inizia a dedicarsi alla fotografia ancora giovanissimo, agli inizi degli
anni Sessanta, raccontando per immagini la cultura e le tradizioni della sua terra d�origine.
Decide molto presto di diventare fotografo, sconvolgendo i progetti dei propri genitori che
lo volevano avvocato o medico. Gi� i primi ritratti delle persone di Bagheria, che Scianna
ritrae con tono curioso e partecipe, risultano carichi d�intensit�.
Nel 1961 si iscrive a Lettere e Filosofia all�Universit� di Palermo, mentre la sua passione per
la fotografia inizia a strutturarsi. Diventa allievo del grande critico Cesare Brandi e mostra le
proprie foto a Enzo Sellerio che gli far� scoprire l�universo culturale bressoniano. Sono
anche gli anni in cui si forma una coscienza politica determinante per l'evoluzione della sua
fotografia, così come il vincolo con la propria terra d�origine e le tradizioni siciliane.
Circa due anni dopo, un incontro fondamentale per la sua vita professionale e personale:
entra in contatto con Leonardo Sciascia, lo scrittore con il quale a soli 21 anni pubblica il
saggio Feste Religiose in Sicilia, libro che ottiene il prestigioso Premio Nadar. Il volume crea
molte polemiche, soprattutto a causa dei testi di Sciascia, che mostra l'essenza
materialistica delle feste religiose. Ma anche le foto del giovane Scianna hanno il loro
impatto.
�La fotografia era la possibilità del racconto di una vicenda umana. Questo il mio maestro
mi fece capire, e mi introdusse ad una certa maniera di vedere le cose, di leggere, di
pensare, di situarsi nei confronti del mondo�.
Sull�onda del successo del libro, Scianna si trasferisce a Milano dove lavora per l'europeo
come fotoreporter, poi inviato speciale e corrispondente da Parigi, dove vive per 10 anni. A
Parigi inizia anche a dedicarsi con successo alla scrittura. Collabora con varie testate
giornalistiche, fra cui Le Monde Diplomatique e la Quinzaine Litt�raire.
�Mi ritrovavo più a
scrivere che a fotografare, ma sapevo di essere un fotografo che scrive�, racconta Scianna.
Proprio nella capitale francese, il suo lavoro viene particolarmente apprezzato, da Henri
Cartier-Bresson, che nel 1982 lo inviter� a presentare la sua candidatura all'agenzia
Magnum Photos, da lui fondata nel 1947. Torna a Milano e lascia l'europeo per dedicarsi alla fotografia: �l'agenziaè lo strumento di un gruppo di fotografi indipendenti, una
struttura in grado di valorizzare il tuo lavoro tanto meglio quanto più sai utilizzare questo
strumento. Magnum continua a sopravvivere secondo l�utopia egualitaria dei suoi
fondatori, in modo misterioso riesce a far convivere le più violente contraddizioni�.
A Milano lavora per vari giornali. Inizia anche a fotografare per due giovani designer
emergenti, Dolce e Gabbana. Un incontro casuale, che dar� vita ad una delle collaborazioni
meglio riuscite nella fotografia di moda. A Scianna viene richiesto di realizzare un catalogo
inserendo la splendida modella Marpessa nel contesto della sua Sicilia. Scianna riesce a
mescolare magistralmente i registri visivi del mondo della moda con l'esperienza del
fotoreporter, creando un risultato originale che spezza la monotonia patinata della
fotografia di moda.è un successo che lo porter� a collaborare con prestigiose riviste
internazionali e a realizzare altri servizi di moda in cui affianca con maestria artificio ed
autenticit�.
Questa improvvisa ed inaspettata svolta, apre il mondo fotografico di Scianna a nuove
esperienze, parallele a quelle più tradizionali del fotogiornalismo: pubblicit� e fotografie
commerciali, senza mai abbandonare il reportage sociale, i ritratti ed il giornalismo.
Orari: dalle 10 alle 19; martedì chiuso.
Biglietti: € 13 intero; € 11 ridotto studenti under 26 anni, over 65, titolari di apposite convenzioni; € 9 ridotto speciale gruppi superiori alle 15 persone; € 9 ridotto speciale ogni mercoledì per i residenti e nati nella città metropolitana di Venezia; € 26 ridotto famiglia (2 adulti + 2 under 14); € 5 ridotto scuole. Gratuito, bambini fino ai 6 anni, un accompagnatore per ogni gruppo, disabili e accompagnatore, due insegnanti accompagnatori per classe, giornalisti con tessera, guide turistiche.
Telefono: +39.041.2412332
Sito web: Casa dei Tre Oci |