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Mostra Ercole Moretti. Un secolo di perle veneziane al Museo del Vetro di Murano VeneziaMostra Ercole Moretti. Un secolo di perle veneziane in corso a Murano Venezia: gli orari, i periodi, il costo dei biglietti e le opere, la sede espositiva. |
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Ercole Moretti. Un secolo di perle veneziane - Museo del Vetro, Spazio Ex Conterie - Murano Mostra in corso dal 9 ottobre al 6 gennaio 2012 Un secolo di perle veneziane e prestigiosi manufatti in vetro realizzati con la tecnica a lume da una delle pi� note e longeve vetrerie di Murano, la Ercole Moretti e F.lli, che quest�anno celebra il centesimo anniversario di attivit�. Tra queste, note realizzazioni, come la perla Rosetta, la pi� conosciuta al mondo, la perla Mosaico, o la Millefiori, fino alla straordinaria murrina, esposte, insieme a numerosi altri oggetti e lavorazioni in vetro, al primo piano del Museo. Con questa mostra il Museo del Vetro coglie una nuova opportunit� per sviluppare e sottolineare una volta in pi� la forza produttiva di Murano e la sua importanza, non solo da un punto di vista commerciale ma, soprattutto, a livello artistico. Alla mostra, a cura di Chiara Squarcina, � abbinato il quarto numero della collana Schegge di vetro (Fondazione Musei Civici di Venezia, 2011), che, come consuetudine, ha lo scopo di testimoniare, le attivit� del Museo, proponendo di volta in volta un'esauriente esposizione del progetto. La delicata e raffinata declinazione del vetro nella produzione di perle costituisce un�incredibile e inaspettata forma creativa: ieri strumento di scambio, oggi espressione originale di un decoro tanto effimero quanto indispensabile. Quella delle perle veneziane rappresenta un�importante produzione la cui origine risale nei secoli: gi� nel 1338 � documentata una spedizione in barile da Venezia di paternostri di vitro (grani di vetro per le corone del rosario). Le perle da canna o da avvolgimento sono ottenute utilizzando la materia prima precedentemente preparata nella lavorazione del vetro, la canna per l�appunto. Con l�invenzione della tecnica a lume la produzione di perle conosce un nuovo grande impulso; nasce cos� una nuova corporazione di mestiere, quella dei supialume (cos� chiamati perch�, oltre alle perle, producevano anche oggetti vuoti all�interno perch� soffiati a bocca) divenuta poi, nel 1672, �Arte dei Perleri�. Dopo questo sviluppo le perle veneziane conoscono una nuova straordinaria stagione tra la fine dell'Ottocento e gli anni Sessanta del Novecento, quando le perle �a lume�, le conterie e la perla Rosetta sono richieste soprattutto presso le colonie dell'Africa Occidentale, delle Americhe e in India. Portate in quei paesi lontani da compagnie straniere a bordo delle loro navi, vengono usate come preziosa materia di scambio (trade beads). Con esse si possono acquistare oro, spezie, e perfino schiavi. Presso i nativi sono inoltre molto apprezzate per il valore �magico� e scaramantico a loro attribuito. In questo clima euforico, nel 1911 - con la lavorazione della perla rosetta, �l'aristocratica� - inizia a Murano la sua attivit� la Ercole Moretti, fondata dai fratelli Ercole e Norberto Moretti, ai quali si aggiunge qualche tempo Iginio, il terzo fratello. Qualche anno pi� tardi, visto il successo della �Rosetta�, i Moretti avviano la produzione delle perle �Millefiori�, mentre nel 1922 e nel 1923, per due anni consecutivi, l�azienda vince il primo premio a un concorso indetto dall'Istituto per il Lavoro tra i fabbricanti di perle a lume. Ma, nel corso dei decenni, i Moretti non si sono limitati alle sole perle di tradizione veneziana. Nel 1930 presentano le collane fatte con perle �molate�, che sorprendono ancor oggi per la loro modernit�. Successivamente allargano ancora di pi� il campo dei loro prodotti con lavorazioni che con le perle veneziane hanno da spartire solo la materia prima: nascono cos� i bottoni per camicetta e le cosiddette perle �false�, formate da un nucleo di vetro rivestito di vernici madreperlacee che imitano le perle vere, quelle dell'ostrica. La ditta � la prima in Italia a produrre questo tipo di ornamento, nel 1937, in seguito imitata da altri produttori veneziani. Successivamente, nel 1948, vengono eseguite in esclusiva le cannucce per bibita per i �Grandi Magazzini Duilio� di Firenze. Ma, mentre si producono queste novit�, non vengono per� trascurate le altre tipologie di perle veneziane: dal sommerso semplice a quello con l'oro e l'argento, dal fiorato a tutta una serie di perle di fantasia, fatte con l'avventurina e con le vette. Nel 1960 viene avviata la produzione delle imitazioni di pietre dure, soprattutto del turchese caramazze, che poteva ingannare chi non conoscesse alla perfezione gli originali. Anche altre pietre sono ben imitate: il quarzo rosa, la malachite, il topazio e l'ametista. Alcune risultano addirittura inventate, ma talmente verosimili da sembrare vere. Nel 1968 viene introdotta una �piccola grande invenzione�, quella delle cosiddette murrine, ottenute realizzando una complessa composizione all'interno di una sagoma di rame piatto, che avvia una moda viva ancor oggi. Pendenti grandi e piccoli, piatti e ciotole di murrina sono gli ultimi nati dalla eclettica fantasia dei Moretti, che in questi cento anni hanno utilizzato tecniche diverse utilizzando i materiali pi� disparati, tuttavia, proprio la lavorazione a murrina rappresenta a tutti gli effetti il loro vero �fiore all'occhiello�. Orari: dal 1° di aprile al 1° novembre dalle 10.00 alle 18.00. Dal 2 novembre al 31 marzo dalle 10.00 alle 17.00. Natale e 1° gennaio dalle 11.00 alle 17.00. La biglietteria chiude un'ora prima. Biglietti: intero € 10, ridotto € 7.50, ridotto scuole € 4. Sono previste gratuità per residenti del Comune di Venezia; portatori di handicap con accompagnatore; guide autorizzate della Provincia di Venezia; interpreti turistici che accompagnino gruppi; docenti accompagnatori di gruppi scolastici fino ad un massimo di 2 per gruppo; accompagnatori (max. 1) di gruppi di adulti; partner ordinari MUVE; possessori di MUVE Friend Card; membri ICOM. Informazioni e prenotazioni: dall’Italia 848082000; dall'estero +39 04142730892 Sito web: Museo del Vetro |
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