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Padiglione Francese, Francia alla 58° Biennale di Venezia

Il Padiglione Francese, Francia alla 58° Biennale d'Arte di Venezia: gli artisti del padiglione, le opere, gli orari, i periodi, il costo dei biglietti e la sede espositiva.

Padiglione Francese, Francia Biennale d'Arte 2019 a Venezia
Padiglione della Francia della 58° Biennale d'Arte - Giardini della Biennale, Castello - Venezia

Mostra in corso dal 11 maggio al 24 novembre 2019

La 58° Biennale d'Arte aprirà al pubblico l'11 maggio 2019. Ma a partire da pochi giorni prima dell'apertura vi saranno le varie vernici ed eventi collaterali che sempre animano improvvisamente la vita artistica veneziana. Il titolo dell'edizione 58 della Biennale d'Arte è May You Live In Interesting Times ossia "Possa tu vivere tempi interessanti".

Gli artisti invitati a esporre alla 58° Biennale d'Arte di venezia sono 79, con una prevalenza femminile. Tra loro i 2 italiani Ludovica Carbotta e Lara Favaretto. La prima realizzerà un'opera site specific a Forte Marghera, all'interno dell'edificio noto come Polveriera austriaca.

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Vai alla pagina degli Artisti della 58° Biennale d'Arte di Venezia

Padiglione Francese. Francia alla 58° Biennale D'Arte di Venezia

Titolo della mostra al Padiglione Francese è Deep See Blue Surrounding You.

Il progetto di Laure Prouvost per il padiglione francese, intitolato Deep See Blue Surrounding Tu / Vois Ce Bleu Profond Te Fondre,è strutturato attorno a tre temi principali che forniscono punti di riferimento per lo sviluppo della mostra.

"Un viaggio nel nostro inconscio. Con l'aiuto del nostro cervello nei nostri tentacoli, scaviamo tunnel nel passato e nel futuro verso Venezia. Seguiamo la luce. "

- Laure Prouvost

Prima di tutto, c'� una riflessione che circonda i concetti di generazioni e identit�, ci� che ci lega o allontana gli uni dagli altri: il più anziano dal più giovane, il prossimo dallo straniero. Poi viene l'idea di disconnessione, incomprensione e discrepanza, cio� attraverso un'esplorazione del linguaggio e la sua appropriazione, o appropriazione indebita.

Infine, con l'utopia e il surrealismo, il progetto di Laure Prouvostè impegnato a rappresentare un viaggio di evasione, sia tangibile che immaginario, verso un ideale altrove.

La mostra assume la forma di un invito a fondersi in un universo liquido e tentacolare tra le diverse realt� svelate e condivise, che si mescolano qui.

Il progetto sfida l'idea della rappresentazione di un mondo fluido e globalizzato, fatto di scambi, connettività e discrepanze. Nella continuazione della sua pratica artistica, che intreccia rappresentazioni di desiderio, onirismo e una descrizione fantastica della natura, Laure Prouvost si concentra in particolare sul linguaggio, sul gioco di parole e sulla traduzione. L'attenzione data al suo ambiente e agli elementi naturali e umani che la circondano richiamano alla mente la qualità coinvolgente dei suoi film, installazioni, oggetti, disegni e arazzi.

La mostra riecheggia l'espressione di "modernit� liquida", coniata dal sociologo polacco Zygmunt Bauman per definire un mondo postmoderno governato dall'immediatezza e dalla comunicazione, che erode i legami ancorati tra persone e corpi rivelando la fragilità di una societ� basata sull'individualismo e la costante modificare.

La pietra angolare del progetto artistico di Laure Prouvost per il padiglione franceseè un film di finzione. Prende la forma di un viaggio iniziatico, una saga gioiosa filmata nel corso di un viaggio attraverso la Francia? -? Dai sobborghi parigini al nord della Francia, dal Palais du Facteur Cheval al Mar Mediterraneo? -? E infine a Venezia.

Il film, pieno di dialoghi e idiomi,è basato su una sceneggiatura scritta dall'artista e da vari autori, in francese e inglese con alcuni passaggi in italiano, arabo o olandese. I dialoghi sono interpretati da una dozzina di personaggi di diverse et� e background, con specifiche abilità performative: magia, danza, musica, ecc. Un'installazione scultorea in situ arricchisce e sviluppa i temi del film, dentro e fuori dal padiglione, utilizzando tipici processi della pratica dell'artista, come gli oggetti rimasti dal film, resina, argilla, vetro, piante o vapore acqueo. Le performance scandiscono la vita del padiglione, interagendo con l'architettura e gli oggetti esposti.

Lo stesso contesto di Venezia, una città galleggiante costruita sull'acqua e sull'acqua, una città di facciata e backstage, appare come una fonte di ispirazione per il concetto del progetto, e pu� essere trovata al centro del film e dell'installazione .

Orari: Giardini dalle 10.00 alle 18.00. Arsenale dalle 10.00 alle 18.00 (dalle 10.00 alle 20.00 il venerdì e il sabato fino al 30 settembre). Chiuso il lunedì (escluso 13 maggio, 2 settembre, 18 novembre).
Biglietti: si invita a visitare il sito ufficiale. In rete € 21,50 fino al 31 marzo 2019.
Telefono: +39.041.5218711; fax +39.041.2728329
E-mail: [email protected]
Sito web: Biennale di Venezia


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