Fondazione Vedova - Magazzini del Sale, Dorsoduro 50
- Venezia
La Fondazione Emilio e Annabianca Vedova fu creata dallo stesso Vedova
insieme alla moglie Annabianca con lo missione di valorizzare l'arte di
Vedova ed il suo passaggio artistico nella cultura pittorica del Novecento
attraverso studi, ricerche, analisi, esposizioni, percorsi e spazi di
didattica, convegni, borse di studio, premi. La Fondazione si prefigge
anche di creare un Centro per il restauro di opere d'Arte Moderna e Contemporanea.
La sede museale è alle Zattere in una parte di quelli che furono
i Magazzini del Sale della Serenissima. Uno spazio espositivo, nato da
un progetto di Renzo Piano, Alessandro Traldi e Maurizio Milan, restaurato
e ridestinato all'esposizione delle opere di Vedova le quali sono in grado
di muoversi liberamente nell'aria. L'esposizione è infatti dinamica,
prevede cioè lo spostamento delle opere periodicamente alcune volte
al giorno in modo da offrire al visitatore una "esposizione diversa"
in ogni momento della giornata.
Da giugno 2010 si è aggiunta come sede espositiva lo Spazio Vedova, sempre realizzato su progetto di Renzo Piano, uno spazio che accoglie anche eventi a carattere non espositivo, un ex squero del '500 che ha visto nascere molti cicli di opere di Vedova come quello dei Plurimi Binari, i grandi teleri degli anni '80, gli Oltre, i Carnevali, i Dischi, i Tondi, i Continuum, i Modellini Per Uno Spazio.
Architettura
I Magazzini del Sale sono un complesso edificato all'inizio del Quattrocento e destinato allo stoccaggio del sale. Sono composti da 9 locali adiacenti disposti su un solo piano e di differenti dimensioni che formano un grande e unico complesso. Ogni magazzino ha un entrata sul lato che si affaccia al Canale della Giudecca e ogni entrata presenta un'unica finestra soprastante.
Storia
I Magazzini del Sale sono un complesso edificato all'inizio del Quattrocento, in una zona a poca distanza dalla Punta della Dogana, dove le navi mercantili in arrivo dall'Oriente depositavano le loro merci in attesa di espletare le varie operazioni di doganali quali la registrazione e il pagamento dei dazi. Qui fu invece deciso di stoccare il sale, una produzione importante per l'economia della laguna veneziana ai tempi della Serenissima. I Magazzini del Sale sono visibili già nella famosa pianta di Jacopo de' Barbari del 1500.
Dopo un periodo di abbandono, in seguito alla caduta della Repubblica e fino alla fine del Novecento,
il complesso è oggetto di restauro e ridestinazione; dal 2007 il primo magazzino è destinato alla Fondazione Vedova, il secondo per favorire lo sviluppo di attività culturali, il terzo è destinato all'Accademia delle Belle Arti. Anche la storica Società Canottieri Bucintoro occupa parte degli altri magazzini.
Nel 2009, su progetto di Renzo Piano, amico dell'artista, e in collaborazione con la Fondazione Emilio e Annabianca Vedova, uno dei Magazzini del Sale viene recuperato e destinato all'esposizione delle opere del pittore e incisore veneziano. Lo spazio era quello già utilizzato da Vedova negli anni '70 quando l'artista si oppose strenuamente al progetto del Comune di demolire i Magazzini del Sale per costruire delle piscine.
Dal 2010 la Fondazione aggiunge lo Spazio Vedova, un ex squero del '500 che Vedova chiamava il suo antro e che vide nascere molti cicli di opere di Vedova tra cui i famosi Plurimi Binari.
Come raggiungere la Fondazione Vedova
In vaporetto prendere la linea 1 con
Fermata Salute. Oppure Linea 6 con Fermata Spirito Santo.
La Fondazione Vedova si trova ai Magazzini del Sale lungo le Zattere.
Vi si può arrivare con una bella passeggiata fino alla Punta della
Dogana per poi girarla entrando lungo le Zattere. La Fondazione si trova
prima del primo ponte.
Informazioni utili per la visita
Orari: dalle 11.30 alle 18.30; chiuso il lunedì
e il martedì.
Biglietti: intero € 8; ridotto € 6. Ridotto
studenti fino a 26 anni € 4 (oltre la scuola dell'obbligo con una
tessera studenti valida). Famiglia (due adulti con figli minorenni) €
16. Gratuito per bambini fino a 10 anni.
Telefono: +39.041.2410833
E-mail: [email protected]
Sito Web: Fondazione
Museo Vedova |