Fondazione Cini - Isola di San Giorgio - Venezia
La Fondazione Cini si trova di fronte al Bacino San Marco, sull'Isola di San Giorgio ed è molto attiva nel panorama culturale della città offrendo un ricco calendario di esposizioni, eventi musicali, conferenze e spettacoli di danza e musica anche sfruttando uno spazio speciale come il Teatro Verde.
La Fondazione Cini fu il primo organismo privato a mettere al centro dei suoi obiettivi lo sviluppo della ricerca umanistica, in un periodo contrassegnato dall'enfasi sulla tecnica, la scienza e l'economia quale era il Secondo Dopoguerra.
Nel corso dei decenni si è poi consolidata l'importanza della fondazione come centro culturale della città di Venezia: con otto Istituti di Ricerca dedicati rispettivamente a Storia dell'Arte,
Musica, Storia della Società e dello Stato Veneziano, Musica Comparata,
Lettere, Teatro e Melodramma, Vivaldi, "Venezia e l'Oriente" e "Venezia
e l'Europa", la Fondazione Giorgio Cini promuove mostre, convegni, seminari,
corsi, libri e pubblicazioni periodiche e conserva fondi e archivi di
pregio inestimabile.
Storia di San Giorgio e della Fondazione Cini
L'Isola di San Giorgio Maggiore appartenne da sempre alla famiglia Memmo, membro delle "case vecchie" ossia quelle famiglie patrizie che parteciparono all'elezione del primo doge Paoluccio Anafesto nel 697, e perciò detta Isola Memmia. Qui sorse anticamente una piccola chiesa in legna dedicata a San Giorgio che cambiò il nome dell'isola poi indicata come Maggiore per distinguerla da San Giorgio in Alga, una piccola isola a sud est di Venezia oggigiorno in abbandono.
L'isola fu poi donata nel 982 dal doge Tribuno Memmo ad un monaco benedettino, Giovanni Morosini, che decise di costruire il monastero di San Giorgio Maggiore divenendone il primo abate. Nei secoli il monastero crebbe divenendo
uno dei maggiori centri europei in campo teologico, culturale, artistico. Qui nel 1177, dopo lo scontro sfavorevole alle truppe imperiali con la Lega Lombarda in cui i Comuni si costituirono, Papa Alessandro III e l'Imperatore Federico Barbarossa sostarono durante lo storico incontro promosso dal Doge Sebastiano Ziani in cui fu firmata la Pace di Venezia nel maggio del 1177.
Successivamente il monastero divenne ricchissimo tanto che nel Cinquecento incaricarono il Palladio della progettazione della maestosa Basilica di San Giorgio Maggiore (1566-1610), costruito subito dopo il refettorio del monastero in cui trovò alloggio il grande dipinto Le Nozze di Cana di Paolo Veronese, oggi al Louvre dopo le spoliazioni perpetrate da Napoleone Bonaparte alla città.
Nel 1800 il monastero fu la sede del conclave che dopo mesi di votazioni elesse Papa Pio VII ma nel 1806 fu soppresso dalle leggi napoleoniche e divenne un deposito d'armi per tutto l'Ottocento, conoscendo infine un periodo di degrado lungo il corso dei decenni successivi.
A questo periodo di crisi pose fine Vittorio Cini, Conte di Monselice e imprenditore dalle ricchezze
incredibili, il quale ottenne l'isola in concessione dal governo italiano.
Il Conte Cini isituì sull'isola la Fondazione Giorgio Cini (1951) in memoria del figlio Giorgio, morto in circostanze tragiche in un incidente di volo a Cannes il 31 agosto 1949.
Dopo un imponente restauro dell'isola, l'antico monastero benedettino
divenne sede di un centro di attivit� formative, culturali e sociali.
Cresciuta nell'arco di oltre cinquant'anni rispetto al suo statuto iniziale
di studio della civilt� veneziana, la Fondazione � oggi un centro di ricerca
e cultura contemporanea di livello internazionale a cui prendono parte
i maggiori studiosi di tutto il mondo.
Come raggiungere la Fondazione Cini di Venezia
In vaporetto prendere la linea 2 con
fermata all'Isola di San Giorgio.
La Fondazione Cini si trova davanti all'uscita dell'imbarcadero.
Informazioni utili per la visita
Orari: dalle 9.00 alle 17.00; chiuso sabato e domenica.
Biglietti: intero € 10; ridotto € 8. Gratuito
per bambini fino ai 14 accompagnati dai genitori e residenti del Comune
di Venezia la domenica pomeriggio.
Telefono: +39.041.2710229
E-mail: [email protected]
Sito Web: Fondazione Cini |