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27 gennaio - 13 febbraio: Carnevale --------- 25 aprile: Festa di San Marco --------- 20 aprile - 26 novembre, Giardini e Arsenale: 60° Biennale d'Arte --------- 12 maggio: Festa della Sensa --------- 19 maggio: Vogalonga --------- 29 maggio - 2 giugno: Salone Nautico --------- 15 - 30 giugno: 51° Biennale Teatro --------- 3° domenica di luglio: Festa del Redentore --------- 18 luglio - 3 agosto: 18° Biennale Danza --------- 28 agosto - 7 settembre: 81° Festival del Cinema --------- 1 settembre: Regata Storica --------- 26 settembre - 10 ottobre: 68° Biennale Musica --------- 27 ottobre: 37° Venice Marathon --------- 21 novembre: Festa della Salute

Scuola Dalmata dei SS. Giorgio e Trifone detta anche di San Giorgio degli Schiavoni a Venezia

La Scuola Dalmata dei SS. Giorgio e Trifone detta anche di San Giorgio degli Schiavoni a Castello, Venezia: come arrivare, la storia, gli orari, i contatti, il costo e i prezzi per l'acquisto dei biglietti e le informazioni utili per la visita.

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San Giorgio e il Drago - Vittore Carpaccio Venezia

Scuola Dalmata dei SS. Giorgio e Trifone o di San Giorgio degli Schiavoni - Calle Furlani, Castello 3259/a - Venezia

La Scuola Dalmata dei SS. Giorgio e Trifone o di San Giorgio degli Schiavoni si trova a Castello e si raggiunge a piedi da Riva degli Schiavoni con una piacevole passeggiata fino allo spiazzo di fronte al Ponte de la Comenda dove sorge la bella facciata rinascimentale.

Pur non rientrando tra le �grandi�, la Scuola degli Schiavoni riveste comunque un ruolo importante nella storia sociale e artistica della città lagunare avendo al suo interno un intero ciclo del pittore Carpaccio. Inoltre il patriarca di Gerusalemme morente consegnò a Paolo Vallaresso, capitano della Repubblica per le fortezze greche di Coron e Modon, la reliquia di S.Giorgio: al momento del ritorno in patria, la reliquia fu consegnata alla Scuola che assunse un prestigio immediato in città.

Architettura della Scuola di San Giorgio degli Schiavoni

Scuola Dalmata dei SS. Giorgio e Trifone o di San Giorgio degli Schiavoni VeneziaIl bell'edificio presenta una facciata in marmo disposta su tre livelli che svetta a fianco del Ponte de la Comenda. Qui s'ergeva prima della Scuola un Ospedale dedicato a Santa Caterina e gestito dall'Ordine dei Templari.

La facciata è ricoperta di pietra bianca d'Istria con un primo livello tripartito da 4 lesene doriche poggiate su piedistalli.
Sul lato sinistro si apre una finestra centinata bifora con arco a tutto sesto e colonne a sezione quadrata con capitelli in stile dorico e trabeazione soprastante con fregio superiore.

L'ingresso alla Scuola è incorniciato da portale con lesene in stile dorico su basamenti più ridotti di quelli nelle parti laterali, trabeazione con fregio in cui si legge DEO OPT MAX MDLI, ossia A (o per mezzo di) Dio, il più buono, il più grande, 1551 (anno di ristrutturazione della facciata dal proto Giovanni de Zan, allievo del Sansovino). Il bassorilievo superiore raffigura animali marini.

Sulla destra si apre una finestra quadrangolare tra colonne su basamento che riprende l'altezza e i motivi della parte sinistra ma con altezza raccordata alle lesene del portale centrale per raccordare il livello della trabeazione dell'intera facciata. Un'iscrizione cita SCHOLA DE SANZUANE DAL TEMPIO perché qui c'era la sede di tale Scuola, ricordata anche nella lesena d'angolo dalla presenza di due altorilievi raffiguranti la Madonna e San Zuane.

Nella trabeazione della facciata che separa i due livelli si legge la scritta: COLLABENTM NIMIA VETUSTATE AEDEM DIVO GEOR DICATAM COLLEGIUM ILLYRIORUM PIETATE ET ANIMI MAGNITUDINE INSIGNIUM SUO NITORI A FUNDAMENTIS RESTITUIVIT MDLI
ossia Il Collegio degli Illiri, il tempio fatiscente per la grande età consacrato a Giorgio, con pietà e grandezza d'animo restituì fin dalle fondamenta al suo splendore 1551.

Il secondo livello, tripartito anch'esso ma da lesene ioniche che sorreggono la trabeazione, presenta ai lati due bifore centinate con arco a tutto sesto con colonne ioniche a sezione quadrata.

Nella parte centrale del secondo livello due semicolonne ioniche sorreggono una trabeazione, che riprende lo stile già visto inferiormente, incorniciando un pannello dove trovano posto sovrapposti due altorilievi: superiormente la Madonna con Gesù e San Giovanni che presenta un confratello a Santa Caterina d'Alessandria, inferiormente San Giorgio uccide il drago, opera di Pietro di Grazioli da Salò (1552), collaboratore del Sansovino e autore del famoso Gobbo di Rialto che si trova in Campo San Giacometo.

Il terzo livello presenta al centro un grande occhio ottagonale circondato da cornice marmorea ottagonale interrotta superiormente, delimitato da due semicolonne ionico che sostengono la trabeazione su cui poggia un timpano triangolare.

Opere custodite all'interno della Scuola di San Giorgio degli Schiavoni

Sala al piano terreno: Storie dei santi Girolamo, Giorgio, Trifone (1502-1507), tempere su tavole. Queste storie furono create da Vittore Carpaccio seguendo i racconti agiografici presenti nel volume la Leggenda Aurea scritto da Jacopo da Varazze (1228-1298):

Sant'Agostino nello studio (1502)
San Girolamo e il leone nel convento (1502)
Funerali di san Girolamo (1502)
San Giorgio e il drago (1502)
Trionfo di san Giorgio (1502)
Battesimo dei seleniti (1507)
San Trifone ammansisce il basilisco (1507)

Si aggiungono esterne al ciclo le due storie evangeliche:

Orazione nell'orto del Getsemani (1502)
Vocazione di san Matteo (1502)

E sopra l'altare la pala con Madonna in trono col Bambino ed angeli forse di Benedetto Carpaccio, figlio del più famoso Vittore Carpaccio.

Anche la Sala Superiore, detta Albergo, presenta un soffitto ligneo con decorazioni pittoriche di Bastian de Muran e tele della Scuola di Palma il Vecchio alle pareti.

Infine è presente un altare con i Santi protettori della Scuola affiancato da due tavole dorate: San Girolamo e San Trifone (XV secolo).

Fai una visita virtuale della Scuola di San Giorgio degli Schiavoni

Storia di San Giorgio degli Schiavoni

Fondata ufficialmente il 24 marzo del 1451 essa testimonia l�ormai cospicua presenza della colonia dalmata (gli Schiavoni appunto): i rapporti che Venezia ebbe con questa area geografica dell'alto Adriatico furono fin dall'antichit� frequenti e s'intensificarono allorquando nel corso del XV� secolo i territori passarono sotto il dominio della Serenissima. A quel punto, tutti coloro che da quella terra traevano origini sentirono l'esigenza di riunirsi in una sede che potesse riconoscere e testimoniare la loro identit� e cultura.

In principio i confratelli si riunivano all'interno dell'Ospeal de Santa Caterina nel piano terreno (1445) ma poi ottennero dal priore dell'ospedale anche il primo piano (1451) dell'Ospedale a fianco della Chiesa di San Zuane dei Furlani che dal 1445 ospitava la Schola de San Zuane Battista.

I primi fondi raccolti tra i fedeli furono impegnati nel restauro della sede: fu così creata la sala al piano terra per le funzioni religiose mentre la sala al piano superiore venne, come di consueto, adibita alle riunioni della Confraternita.

Probabilmente la Scuola, pur nel consistente numero dei propri associati e del loro solidale appoggio, sarebbe rimasta una delle tante associazioni minori, se non fosse che agli inizi del nuovo secolo, nel 1502, la Scuola ricevette una di quelle donazioni (similmente a S.Giovanni Evangelista) che ne procur� una fama smisurata.
Il patriarca di Gerusalemme morente, infatti, consegn� a Paolo Vallaresso, capitano della Repubblica per le fortezze greche di Coron e Modon, la reliquia di S.Giorgio: al momento del ritorno in patria, la reliquia venne consegnata alla Scuola che ne consacrava il santo.

A ci� si aggiunga che nello stesso anno, il Carpaccio, a cui erano state commissionate alcune opere, consegnò i suoi primi lavori, relativi al ciclo di S.Girolamo, nonch� a S.Matteo e S.Agostino e ovviamente a S.Giorgio: capolavori dove il Carpaccio raggiunge la perfezione della propria poetica pittorica.
A met� del secolo XVI� venne modificato il prospetto frontale: esso assunse una connotazione marmorea che ancora porta oggigiorno.

Con la nota soppressione napoleonica di inizio ottocento, la Scuola come altre rischia di venire cancellata per sempre: solo il buon senso di Eugenio Napoleone stesso, port� al ritiro del decreto, permettendo alla Confraternita degli Schiavoni di giungere ai giorni nostri.

Nel 1827 l'antica Schola de San Zuane viene definitivamente chiusa e i suoi locali sono inglobati nell'adiacente Scuola degli Schiavoni e usati come sacrestia dove si conserva ancora la mariegola miniata, cioè la Regola Madre o statuto dei diritti e dei doveri degli aggregati.

Come raggiungere la Scuola Dalmata dei SS. Giorgio e Trifone o di San Giorgio degli Schiavoni

La Scuola Dalmata dei SS. Giorgio e Trifone o di San Giorgio degli Schiavoni si trova a Castello e si raggiunge a piedi da Riva degli Schiavoni dove si arriva comodamente con le linee 1, 2, 4.1, 4.2, 5.1, 5.2 con fermate a San Zaccaria e Pietà.
Di fronte alla Chiesa della Pietà prendere Calle della Pietà e proseguire per Calle Bosello svoltando a destra in Salizada dei Greci. Passato l'omonimo ponte si svolta a sinistra in Fondamentea dei Furlani dova alla fine si trova la Scuola Dalmata.

Informazioni utili per la visita

Orari: tutti i giorni tranne il martedì dalle 10.00 alle 17.30. Ultimo accesso alle 17.00. Prenotazioni dal lunedì al venerdì dalle 9.30 alle 12.30 via mail [email protected]. Chiuso Natale e Capodanno.
Biglietti: intero € 5, ridotto € 4 (over 65 e studenti di ogni ordine e grado). Gratuito per bambini sotto i 6 anni.
Telefono: +39.041.5228828
E-mail: [email protected]
Sito Web: Scuola Dalmata dei SS. Giorgio e Trifone

Visione di Sant'Agostino - Vittore Carpaccio Venezia



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